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venerdì 8 luglio 2011

I PIGS: ovvero i maiali d'Europa

E' una realtà fatta di slogan.
Non ne possiamo più fare a meno. Ormai esistono parole catalizzatrici che ci ipnotizzano e ci coinvolgono in fantastici e ubriachi viaggi.
Ieri era la SARS, poi è venuto il ribaltone, e che dire della par condicio, delle armi di distruzione di massa, dello tsunami, aviaria, maggioritario, bond,  e via senza fine.
Parole non usate fino a ieri che nel giro di pochi giorni finiscono sulla bocca di tutti. Mi consenta.....
PIGS. Acronimo che sta per Portugal, Italy, Greece e Spain. Ovvero Portogallo, Italia, Grecia e Spagna.
Qualche italiota, di furbesca tradizione familiare, ha pensato di sostituire la I di Italia con la I di Ireland, Irlanda. Qualcun altro, sempre per farci rientrare la verde nazione di San Giacomo ha allungato il nome in PIIGS.
Pigs in inglese significa maiali. Ed ecco spiegata la vignetta di provenienza britannica.
I 4 paesi del mediterraneo vengono visti come maiali dai più ricchi e stabili paesi nordici sia per un fatto geografico ma soprattutto per un fatto economico. In pratica i 4 paesi citati rappresentano la zavorra d'Europa. E anche se a qualcuno piace far dimenticare questo agli italiani, dando l'idea che l'Italia abbia negli ultimi anni guadagnato prestigio in contesti internazionali, ci sono dei numeri che parlano e valgono più delle melliflue parole di circostanza.

Nel 2010 questa è la classifica dei paesi a livello di debito pubblico:
In realtà la Spagna è lontana dall'avere un alto debito pubblico ma ha fattori di instabilità economica notevoli (l'enorme disoccupazione) e un debito in rapida crescita negli ultimi anni.
Il nostro blog è dedicato al denaro ma da un punto di vista pratico, utilizzabile dal comune cittadino.
Ma fa parte anche delle nostre tasche sapere qualcosa anche di questi argomenti che sembrano solo tema di discussione di professori universitari o di Vespa e compagnia cantante.
Quasi tutti abbiamo sentito delle gravi vicissitudini che la Grecia sta attraversando socialmente e politicamente. Se vediamo sembra che essa sia messa molto peggio dell'Italia. Ma in economia ci sono tanti parametri. Osserviamo un altro grafico.
Questo grafico mostra le proporzioni del debito e dei relativi flussi debitori fra paesi, inclusi i PIGS. L'Italia ha il debito più grande, per lo più con la Francia (leggasi banche francesi. Poi qualcuno capirà perchè le banche francesi vengono in Italia e comprano Cariparma, Friuladria, BNL, Findomestic e via dicendo).
La Grecia ha un debito molto piccolo in rapporto al nostro.
Quindi non facciamo finta che tutto va bene. E non facciamo finta che ciò che sta succedendo in Grecia non toccherà prima o poi. Le borse stanno tremando (anche oggi hanno vacillato) e si spostano violentemente al primo sussurro o pettegolezzo.
Godiamo di una pessima credibilità. Ma siamo un paese di 60 milioni di abitanti con una produzione interna ancora sufficientemente alta. E questo ci ha salvato in un qualche modo.
Ma non produciamo abbastanza per diminuire questo incredibile debito. Anzi. Ogni hanno il debito pubblico italiano cresce e cresce e cresce.
Era di 1.512.779.000.000 di € nel 2005.... è diventato 1.890.600.000.000 di € a giugno di quest'anno.
Fa paura, vero?
Ma poi alla fine, ma che vorrà dire poi? Siamo 20/30 anni che ce la menano con tutto sto debito e siamo sopravvissuti lo stesso. Dirà qualcuno.
Qualcuno di molto stupido.
Perchè le dinamiche di un paese come l'Italia non sono le dinamiche di una piccola o media azienda.
Persino grandi multinazionali riescono a "galleggiare" per decenni sotto il peso dei loro debiti. Quando si è molto grandi non si va a fondo in fretta. Ci vuole tempo per naufragare. Ma il naufragio è ugualmente certo, a meno di vistose correzioni.
Questo non è un post di politica. E non vuole entrare nel merito.
E' un post per ricordare a tutti che se non riesci a trovare lavoro perchè le aziende non riescono o non vogliono assumere la causa principale è quel debito là.
Se le persone consumano meno, non riescono ad arrivare a fine mese.
Se le pensioni stanno diventando una leggenda e non bastano neppure per vivere una settimana al mese. Beh.... la causa è sempre il debito pubblico.
Cioè se in Italia è difficile fare qualsiasi cosa, se è difficile essere onesti e guadagnarsi i propri soldi con abilità e nessuna truffa o sotterfugio, la colpa non è che l'italiano è un nullafacente o idiota che non sa combinare niente di buono.
Non è così.
Qualsiasi italiano vada all'estero mette su in pochi mesi un qualche business funzionale e riesce a far andar bene le cose. Lo sappiamo tutti.
L'Italia è un corridore con una zavorra. Una zavorra che non si pensa neppure di diminuire ma che apaticamente si accetta che aumenti.
Ogni anno lo stato italiano paga dai 75 agli 80 miliardi di euro per soddisfare solo gli interessi sul debito. A chi li paga? In parte ad investitori italiani, ovviamente. Tra cui non mancheranno anche piccoli investitori che hanno sottoscritto BOT e CCT. Ma grand parte di quel denaro fugge dal nostro stato per ingrassare persone (banche per lo più) già ricche di loro.
Così i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri (cioè la maggior parte) sempre più poveri.
Non è meglio REGALARE i soldi agli italiani in altro modo? 
Da quando in qua si finanziano i debiti contraendo altri debiti?
Forse lo si può fare per un breve periodo, durante un'emergenza. Ma è dal 1982, da quando il debito pubblico ha iniziato a galoppare come un ossesso, che dura questa emergenza.

Quindi prendiamo tutte le rassicurazioni delle voci del padrone e rimandiamole al mittente.
L'Italia ha un serio problema. L'europa e gli investitori internazionali lo sanno.
Far finta che il Titanic non abbia sbattuto contro l'iceberg e continuare a pensare che esso sia inaffondabile, non sarà d'aiuto.

Alla prossima.
 
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