giovedì 12 gennaio 2023
Taglio delle "accise" e aumento del costo di benzina e gasolio: la verità!
martedì 8 novembre 2022
Cosa è il pareggio di bilancio di uno stato?
Certi concetti economici e/o finanziari ripercorrono lo stesso schema.
Relegati nei libri di economia prima, sulla bocca di tutti dopo e di nuovo dimenticati.
Il Rispetto dei Parametri è un altro termine che simboleggia e affianca il pareggio di bilancio.
A parte che il nome stesso, Rispetto dei Parametri, ricorda fin troppo un altisonante nome dato ad una divinità, la domanda è sempre: CHI STABILISCE CHI SIANO I SACRI PARAMETRI DA RISPETTARE?
Ovviamente gli esperti. Che poi non si sa mai chi siano costoro, oscuri trafficanti di normative sepolti in qualche ufficio periferico di Bruxelles. Chissà....
Semplice? Certo. Ma non fidiamoci dell'apparenza.
In bilancio finanziario (sia che parliamo di azienda che di una famiglia che di un ente pubblico) ci sono molti fattori non oggettivi che determinano cosa è un entrata e cosa un uscita.
Se infatti osserviamo che le spese di uno stato diventano la ricchezza di aziende e privati (sono servizi erogati al cittadino) e se osserviamo che le entrate di uno stato sono ricchezza di aziende e privati che vengono portate via (le tasse), allora si capisce che in un bilancio in pareggio, uno stato da al cittadino quanto un cittadino da allo stato.
Il che sembrerebbe giusto. Ma significa solo che lo stato non sta creando ricchezza. E questo porta al fatto che se un popolo, una nazione vuole crescere, tale crescita debba arrivare SOLAMENTE dalle maggiori entrate del cittadino stesso.
Qui si scontrano 2 visioni dell'economia. Da una parte quella keynesiana in cui si sostiene che anche in una economia di mercato, lo stato è fondamentale per gli investimenti pubblici. Dall'altra quella neo-liberista in cui si sostiene che lo stato deve di fatto scomparire e farsi da parte, lasciando ai mercati tutto il potere.
giovedì 28 luglio 2022
L'economia italiana è aiutata dalle dinamiche dell'euro?
Cosa sia l'euro, ormai anche i sassi lo sanno. Eppure... Eppure questo è uno dei tanti argomenti su cui la presunzione di conoscenza esplode e crea dei danni incredibili dal punto della vista della comprensione.
Facciamo un breve test di conoscenza dell'argomento. Per giocare, non in modo serio...
Domande:
Le risposta a queste domande sono state già date nel blog più e più volte. E se qualcuno leggendo questo articolo fosse curioso, può scriverci e gliele riassumiamo in una risposta personalizzata.
Ma il succo di base è che le persone, il comune cittadino usa tranquillamente questo strumento ogni giorno e non si rende minimamente conto che esso NON E' semplicemente una moneta che ha sostituito la vecchia LIRA dello stato italiano.
giovedì 18 febbraio 2021
Cambiamenti in vista sul sistema forfettario? Ma insomma queste tasse vanno pagate o no?
In particolare, ovvio, in Italia, visto che è il paese in cui sia io che te viviamo.
In realtà il soggetto delle tasse è sopravvalutato. O meglio, tirato in ballo nel discorso ad un livello di importanza e urgenza superiore a quello che (invece) dovrebbe avere.
Il perchè lo abbiamo già visto in precedenti post nel corso degli anni, ma per riassumere tutto in poche righe occorre ricordare che le tasse e le imposte non sono il modo con cui uno stato si procura le entrate. In modo definitivo.
Lo stesso nome "Agenzia delle Entrate" è fuorviante. E non si sottolineerà mai abbastanza quanto si possa condizionare l'altrui pensiero con una scorretta definizione di termini e parole.
Le tasse e le imposte sono il principale strumento che uno stato sovrano usa per intervenire sugli equilibri finanziari del sistema economico di cui è responsabile. In modo ancora più semplice, possiamo dire che è la leva con la quale uno stato aumenta o diminuisce l'ammontare monetario in circolazione a seconda delle esigenze dell'economia in quel particolare momento.
Non servono i ristori o i finanziamenti a pioggia senza costrutto. Oppure l'elemosina di stato. Che concettualmente e spiritualmente è un sistema degradante perchè inchioda chi riceve i sussidi in una condizione mentale di ASSISTITO e quindi di incapace di badare a se stesso. Molto compassionevole ma sul lungo periodo deleterio per un corretto sviluppo economico e sociale.
Non che i provvedimenti di aiuto di quest'ultimo anno alle attività chiuse siano state un errore. Parliamo di in generale. Non di provvedimenti presi nell'ambito di un sistema già sbagliato dal principio. Con il covid19 e l'attuale sistema fiscale italiano, il modo più semplice per impedire un disastro sociale erano i ristori effettuati come lo sono stati. Anzi si è fatto anche poco. E male.
Ma torniamo all'argomento del post. In Italia da decenni si parla di taglio delle tasse. E' un cavallo di battaglia soprattutto dei movimenti e partiti di centro-destra, supportati per lo più da imprenditori e autonomi. Ma anche da tanti italiani a cui piace la meritocrazia. Ovvero se sono bravo e produttivo perchè mi devi punire quando invece quelli che non sono bravi nè produttivi vengono premiati?
In quest'ultima frase sta tutto il dramma della giustizia sociale. Che non tocca neanche il concetto di una società che invece sta anche attenta a non dimenticare CHI per un qualsiasi motivo del mondo si dovesse trovare in un qualche frangente della sua vita in difficoltà.
Si parla in questo momento, con l'avvento di una nuova stagione politica targata DRAGHI, di riforme fiscali ma nella direzione un pò contraria agli slogan sentiti ultimamente. Che però, appunto, sempre slogan sono rimasti. Si parla di modificare il sistema forfettario (una tassazione fissa al 15% per piccole attività e autonomi) per reintrodurre meccanismi di progressività.
Ora non essendoci ancora provvedimenti concreti, mi astengo dal commentare qualcosa. Ma mi inquieta il cambio di rotta. Che non mi sorprende più di tanto, in quanto il nuovo presidente del consiglio è stato scelto proprio perchè esponente di punta del movimento filosofico-economico di stampo europeo che è incline all'Austerity, ovvero alla parsimonia e regolarità dei conti pubblici e della guerra totale al DEBITO PUBBLICO. Come se questo fosse il problema.
Quello lo fa l'economia reale.
Grazie per l'attenzione.
martedì 11 luglio 2017
Breve guida ai fondi pensione
Oggi 1 italiano su 4 è iscritto alla previdenza complementare, ma spesso, a causa della scarsa informazione, non sfrutta al massimo i benefici.
Ma quali sono queste opportunità e come ottenere il massimo rendimento da un prodotto previdenziale?
Come tutte le cose, non esiste un’unica regola valida per tutti, ognuno di noi ha esigenze e disponibilità economiche diverse. Con questo post vogliamo provare a darti qualche consiglio generale dal quale potrai trarre le tue conclusioni.
Anche l’eventuale contributo del datore di lavoro è deducibile dall’ Irpef mentre il TFR non concorre alla formazione dell’importo deducibile. La deduzione massima comporta un risparmio fiscale che oscilla tra € 1.187 e i 2.220 (col versamento annuo di 5.164€);
Come abbiamo già scritto, ogni anno, si può dedurre fino a 5.165 euro.
Per ottenere la deduzione, in sede di dichiarazione dei redditi, si deve allegare l’estratto conto del proprio fondo pensione, o la certificazione dei contributi versati (da chiedere al proprio fondo pensione), o la ricevuta dei bonifici effettuati (dai quali si evince il versamento in favore del fondo).
Ma dal punto di vista della tassazione è più conveniente chiedere la prestazione al raggiungimento dei requisiti di pensionamento.
Infatti il patrimonio accumulato (al netto dei rendimenti e dei contributi non dedotti) viene tassato da un massimo di 15% ad un minimo di 9%, (diminuisce dello 0,30% per ogni anno successivo al 15°) mentre chi opta per anticipazioni o riscatti può essere tassato anche fino al 23%.
– un importo non superiore al 75%, per spese sanitarie conseguenti a situazioni gravissime attinenti a sé, al coniuge, ai figli, per terapie ed interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche.
– un importo non superiore al 75%, per l’acquisto della prima casa di abitazione, per sé, per i figli, documentato con atto notarile. Interventi di cui alle lettere a), b), c) e d) primo comma art. 31 Legge 5.08.1978 n. 457 e cioè interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia relativamente alla prima casa di abitazione, documentati come previsto dalla normativa stabilita dall’art. 1, comma 3, Legge27.12.1997 n. 449;
– un importo non superiore al 30% per la soddisfazione di ulteriori esigenze.
– In caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi ovvero in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni, ordinaria o straordinaria.
Ammesso ove le sotto indicate casistiche siano antecedenti al quinquennio precedente la maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche:
– in caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi;
– in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo.
– qualora vengano meno i requisiti di partecipazione al Fondo stabiliti dalle fonti che dispongono l’adesione collettiva.
– In caso di decesso dell’aderente prima dell’esercizio del diritto alla prestazione pensionistica,la posizione individuale è riscattata dagli eredi ovvero dai diversi beneficiari designati dallo stesso,siano essi persone fisiche o giuridiche. In mancanza di tali soggetti la posizione rimane acquisita al Fondo.
lunedì 17 febbraio 2014
Tasse e crescita
Pensare alle tasse in un momento di grande recesso dell'economia è come pensare a come spendere i soldi che non ci sono.
Sono aumentate le accise sulla benzina ma le entrate complessive sono diminuite a causa del minor consumo da parte degli italiani (http://www.filippobusin.it/it/1802/maggiori-aumenti-minori-entrate.html).
Perchè le persone diminuiscono i consumi (meno entrate da imposte indirette) e aziende e individui fatturano meno (meno entrate da imposte dirette).
L'immagine si spiega da sola e non ci vogliono complicate spiegazioni per comprenderlo.
Perchè allora si continua a parlare di tasse, di prelievo fiscale e di evasione?
Anzi la campagna mediatica per dare la responsabilità di tutti i mali possibili dell'economia italiana e delle finanze pubbliche all'evasione fiscale è quasi martellante.
Dappertutto gli evasori fiscali vengono dipinti come criminali che vivono alle spalle del cittadino onesto.
E' capitato fin troppe volte che il ribelle fosse dalla parte del giusto e del bene. O sbagliamo?
Ciò non significa che ribellarsi sia sempre giusto.
Fila il ragionamento?
La realtà è che in un paese giusto e democratico deve esistere un modo per far sentire alle persone che sono parte del tessuto economico e amministrativo di quella nazione. UNO (e scrivo uno..... per dire che non è l'unico!!) dei modi è quello di contribuire allo stato tramite tassazione o prelievo fiscale.
Ma esistono molti modi di prendere i soldi con imposte e tasse. Ed esistono livelli diversi di prelevare.
Così donare il sangue è giusto. Simbolo di partecipazione e solidarietà. Ma nessuno dona più di 500 ml di sangue per volta. E non lo fa se non è pienamente in salute. E non lo fa prima che il suo corpo non abbia re-integrato il sangue già donato.
Altrimenti non è solidarietà ma è vampirizzare il donante. E' creargli problemi di salute. O ucciderlo! Se si esagera.
lunedì 12 agosto 2013
Quali bugie ci raccontano sulle tasse?
Si è possibile.
Lasciamo perdere chi, nello spazio pubblico dell'agorà politica, si spaccia per politico o rappresentante del popolo.
Scopo? Portare il peso delle tasse sul PIL dal 54% attuale (ma secondo alcuni parametri di calcolo anche il 65%) ad un ottimale 30/33% di peso delle tasse sul PIL.
Intendiamo dire che le strutture pubbliche devono essere effficienti. Il problema è che non lo sono. E se una pattuglia della polizia non può uscire perchè il ministero non ha finanziato l'acquisto di carburante, non è perchè non ci sono i soldi delle tasse.
venerdì 12 ottobre 2012
Le ultime manovre economiche del governo
La politica è un'attività umana incredibilmente importante, praticamente cruciale nell'umano vivere quotidiano di ognuno di noi. Entrare nelle argomentazioni della politica dovrebbe essere come entrare nel più alto reame del pensiero, logica e sentire umano. "Dovrebbe".... appunto.
Ovvero lo scambio di importanza fra la figura del consumatore e quella del produttore.
Perchè se non si produce non c'è niente da consumare.
Mentre se vi è il prodotto, qualcuno che lo consuma lo si trova sempre.
Vedete che stupidaggine!!
Secondo voi, c'è bisogno di stuzzicare le persone in questo senso? No, certo che no.
Grazie per l'attenzione.
lunedì 24 ottobre 2011
Tasse? Come far pagare gli evasori? Una proposta
Ma scopo di questa nazione e di un governo degno di tale nome sarebbe quella di disciplinare quelli che vorrebbero vivere nella disciplina e nell'ordine.
Pensiamo a questi e non alla minoranza che vuole che tutto vada avanti così.
Grazie per l'attenzione.