giovedì 26 gennaio 2023
Impara l'arte e mettila da parte
lunedì 29 agosto 2022
Criptovalute: opportunità o grande bluff? (3a parte)
Però, come per il coltello, sicuramente la nascita delle criptovalute nasce da una esigenza. Ovvero quella di creare un sistema di interscambio di valore (in parole povere la funzione della moneta) al di fuori dei circuiti bancari consueti.
E' sicuro, però, che nella quotidianità questo concetto e questo mercato (quello delle criptovalute) venga usato come specchietto per le allodole e come trucco da prestigiatore per nascondere schemi truffaldini di finti investimenti.
Le prove di quanto diciamo? Beh, una delle più grandi truffe degli ultimi anni è stata la criptovaluta ONE COIN. Anche se in realtà probabilmente non è neanche mai partita, in pochi anni questa finta criptovaluta ha drenato e fatto sparire 4 miliardi di dollari e truffato circa 3 milioni di investitori. (si veda qui https://innovazione.tiscali.it/fintech/articoli/truffa-onecoin-e-poyais/ e qui https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bulgaria/One-Coin-storia-della-criptovaluta-che-ha-ingannato-il-mondo-207095 ma il web è pieno di articoli su questa storia).
La cosa curiosa è che noi abbiamo conosciuto ONE COIN quando non la conosceva nessuno, essendo stati invitati ad una riunione esclusiva con persone vicino ai gran capi. Molti anni fa. Quando ancora nessuno sospettava che le cripto potessero essere usate come pretesto per delle truffe. Mi ricordo che alla fine della presentazione tecnica della nuova frontiera del guadagno milionario, novella bitcoin, posi delle semplici domande tecniche sul meccanismo di creazione del valore della moneta e su quali basi sapessero che in pochi anni quella cripto avrebbe aumentato il suo valore.
La pochezza della preparazione degli interlocutori fu sufficiente per comprendere.
Morale?
Si fa leva sempre sulla relativa ignoranza delle persone. Che non significa che le persone siano stupide. Non solo sono. Anche se spesso ci si intestardisce a voler credere a qualcosa a dispetto di qualsiasi evidenza.
La soluzione è informarsi.
Certo.
Non si può sapere tutto di tutti. Ed infatti, proprio per questo, è necessario trovare persone di fiducia con cui il rapporto si stabilisce pian piano nel corso del tempo e di cui sia possibile verificare la professionalità e affidabilità.
Gente come noi, ad esempio.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE.
martedì 23 agosto 2022
Criptovalute: opportunità o grande bluff? (2a parte)
Una criptovaluta NON è emessa da alcuna banca.
Si capiva che si era creato un
nuovo mondo di opportunità e di conquista. Favoriti inoltre dalla totale
mancanza di legislazione in quasi tutte le nazioni riguardo questo nuovo modo
di creare e far circolare il denaro.
Attualmente è impossibile dire
quante criptovalute siano state create ed esistano. Qualcuno parla di 17.000
tipi diversi di criptovalute. Ma è difficile star dietro a questi numeri. In
primo luogo occorre scremare con le iniziative in fatto di criptovalute e
differenziarle da quelle cripto che si sono affermate.
Anzi, per essere più precisi,
attualmente il vero cuore caldo della faccenda è la continua e inarrestabile
creazione di nuove criptovalute, piuttosto che la cura e distribuzione di
quelle esistenti. Perchè?
E' ovvio. Dove sta il maggior
guadagno possibile? Nella creazione e lancio di una nuova criptovaluta.
Comprando 100 bitcoin nel 2016
avrei speso 40.000 dollari e rivendendoli a ottobre/novembre del 2021 avrei
guadagnato la comunque fantastica cifra di 5 milioni 560 mila dollari.
venerdì 19 agosto 2022
Criptovalute: opportunità o grande bluff? (1a parte)
Così, come spesso succede, siamo bombardati da informazioni, notizie e scandali di qualcosa che non è neanche ben chiaro cosa sia.
Cominciamo con il chiarire il nome stesso di questa "novità" della finanza.
Criptovaluta viene dall'unione di 2 parole. La prima è una parola di origine greca (krypton) che significava semplicemente "nascosto". La seconda parola (come molte usate nel nostro italiano) viene dal latino "valere". Letteralmente una criptovaluta sarebbe qualcosa di nascosto che ha valore.
Più concretamente la parola criptovaluta indica una moneta o un valore finanziario che ha la particolarità di esistere solo in misura virtuale o digitale. Non è qualcosa di fisico ma è una valuta immateriale.
Ora.... se avessimo presentato questo discorso qualche decennio fa, la maggior parte di noi avrebbe strabuzzato gli occhi cercando di capire cosa si possa mai intendere con "immateriale". Al tempo l'idea che i soldi, i piccioli, il denaro fosse qualcosa di concreto e tangibile era molto radicata nelle persone. In alcuni casi anche l'uso dell'assegno veniva visto con sospetto. Ho assistito personalmente ad una trattativa in cui mio padre acquistava del sughero da un vecchio proprietario cercando di pagare con un assegno, momento in cui il venditore rifiutò il pagamento dicendo "No, no. Voglio essere pagato con dei soldi." Come che l'assegno non fossero soldi.
Oggi usiamo bancomat e carte in maniera espansa. Acquistiamo su internet e l'uso del pagamento digitale si è spostato anche nel cellulare. Il denaro è diventato intangibile e immateriale.
La principale differenza risiede nell'ente (l'entità) che emette e produce la moneta. Questa è la vera differenza. Non tanto il fatto che la criptovaluta sia legata a filo doppio con il mondo digitale, con internet e i computer. No, non è quello il fattore che definisce in modo specifico la criptovaluta.
Una moneta o valuta nazionale è emessa da una specifica istituzione che è la BANCA CENTRALE del paese (o insieme di paesi) di cui la valuta è uno strumento. In Italia, quando c'era la lira, la valuta era emessa dalla Banca d'Italia. Che è un ente pubblico (anche se su questo c'è da dedicare un intero articolo perchè in termini più giuridici esso è una società per azioni privata di diritto pubblico ma questo è un altro discorso).
martedì 9 febbraio 2021
Ma cosa è esattamente successo nel caso di GAME STOP? E' veramente la guerra di Davide contro Golia dei mercati finanziari?
Anche perchè le vicende di Game Stop (Azienda USA che vende videogiochi tramite migliaia di negozi in tutto il mondo) di questo ultimo periodo ci permettono di avere una panoramica reale e concreta di come temi come gli investimenti finanziari e l'economia reale si intersechino e si mischino in modo orgiastico nel panorama produttivo della nostra società.
Ma cerchiamo (per chi non avesse ben chiara la vicenda) cosa sia successo in termini semplici. (ci perdoneranno i puristi del mercato se ci permettiamo di spiegare complesse vicende finanziarie all'uomo della strada).
1. Game Stop è un'azienda americana i cui bilanci non sono propriamente eccelsi e avendo qualche difficoltà (vengono chiusi molti negozi e si avanzano dubbi sulla bontà del futuro dell'azienda), alcuni grandi investitori del mercato decidono di scommettere sul suo ulteriore ribasso e probabilmente scomparsa. In termini più semplici delle società e fondi di investimento investono del denaro su particolari strumenti finanziari che altro non sono che delle scommesse. In questo caso ribassista: ovvero si scommette che il titolo che rappresenta il valore dell'azienda andrà giù. E quindi chi lo possiede si troverà ad avere un qualcosa che vale sempre meno.
Io sono MARIO MARIETTI e ho nel mio portafoglio 1.000 azioni della Game Stop.L'11 gennaio queste azioni valgono 19.320 $ (19,32 dollari ad azione).
2. Su una piattaforma social, Reddit, alcuni piccoli investitori, persone comuni con il pallino della finanza, stimolati dalle indicazioni di una piccola struttura di intermediazione finanziaria (broker) che opera tramite App e cioè RobinHood decidono di acquistare le azioni della Game Stop. Il motivo? Andare contro i grandi squali della finanza ovvero quelle mega strutture che per molti sono anti-democratiche e stritolano, se ne hanno voglia, qualsiasi azienda per i loro interessi di bottega.
4. Il mercato è sorpreso, perchè l'iniziativa arriva da una miriade di piccoli investitori. La notizia viaggia veloce e il motivo di questo innalzamento è un misto fra boutade (voglia di giocare) di qualcuno e effettiva voglia di cogliere una opportunità di investimento. Perchè qualcuno capisce il gioco e comincia a scommettere sul rialzo a breve, diciamo di pochi giorni se non poche ore. Se si osserva questa foto, è più facile capire.
Da dove arrivano tutti questi soldi? Perchè essendo un sistema finanziario, se qualcuno li prende, qualcun altro li deve aver messi? SEMPLICE: quei soldi sono stati messi da chi ha scommesso che il titolo Game Stop sarebbe andato giù.
Ricordiamoci che l'11 gennaio il titolo valeva solo 19 dollari. Quindi vedendolo salire a 70 dollari, più di una persona potrebbe pensare che l'ascesa è destinata a fermarsi e quindi comprare delle opzioni di vendita è una possibilità di guadagno.
5. Molti piccoli investitori esultano. E' la vittoria del proletariato finanziario e di un piccolo intermediario che usando solo il potere di un social e del passaparola sembrerebbe averle suonate ai colossi della Finanza mondiale. Ma è proprio vero?
A parte che esistono fenomeni specifici che si creano in una sorta di tempesta perfetta, se ben vediamo, alla fine c'è stato un rally in cui il titolo è salito ma alla fine è tornato giù. E molti analisti indicano che alla fine chi veramente ha fatto i soldi siano stati veramente i colossi (per quanto più di un piccolo investitore è probabile abbia portato a casa una bella pagnotta). E sulle spalle di chi? Probabilmente proprio dei piccoli investitori.
Sta di fatto che la storia di Game Stop ci indica alcuni insegnamenti.
A- Il mercato finanziario è una follia istituzionalizzata, ormai completamente slegata alla realtà dell'economia.
B- Gli strumenti informatici di oggi possono darci la possibilità di cogliere le occasioni che il mercato finanziario propone.
C- I grandi investitori del mercato hanno sempre assi nella manica.
lunedì 5 agosto 2013
Vivere in un paese economicamente confuso
Più che altro pensavamo che se qualcuno non ce la fa in Italia e va all'estero, non è detto che lasci in Italia le cause delle sue difficoltà. E se queste cause invece fossero endogene, cioè dentro la persona stessa? Cosa succederebbe allora? Che uno va all'estero e si porta con se le proprie debolezze o errori.
Comprendere perchè si è diventati confusi riguardo al lavoro e alle entrate vivendo in Italia.
E guadagnare ciò che meritiamo senza dover per forza emigrare.
Grazie per l'attenzione.
giovedì 27 ottobre 2011
Perdere il lavoro e trovarne un altro. Il lavoro come oggetto.
martedì 11 ottobre 2011
L'affiancamento nel mondo del lavoro.
Il ruolo di fornire questo equilibrio dovrebbe essere dato dalla scuola o dal formatore stesso. Studio la contabilità e faccio la contabilità. Studio la chimica e faccio il chimico. Studio il processo civile e faccio un processo civile.
Grazie per l'attenzione.
lunedì 10 ottobre 2011
Dove trovare dei mercati?
mercoledì 2 febbraio 2011
Come faccio ad iniziare un nuovo lavoro? (3a e ultima parte)
mercoledì 26 gennaio 2011
Come faccio ad iniziare un nuovo lavoro? (2a parte)
Di questo parleremo nella terza e ultima parte dell'articolo.
Grazie per l'attenzione.
lunedì 24 gennaio 2011
Come faccio ad iniziare un nuovo lavoro? (1a parte)
L'Italia attraversa, dal nostro punto di vista, la peggiore crisi sociale da 35 anni a questa parte, da quel periodo chiamato anni di piombo in cui le tensioni sociali e classiste interne premevano contro lo stato dello stivale da una parte mentre la crisi energetica mondiale premeva dall'altra.
giovedì 20 maggio 2010
Che direzione prenderà il blog?
Di questi spazi ce ne sono tanti e, perchè comunque molto importanti per avere informazioni di background, metteremo una lista di link utili.
Non che questo blog non voglia anche essere di volta in volta un luogo in cui carpire notizie succose o informazioni simil-giornalistiche.
Non intendo questo.
Intendo che Denaro e Dintorni non vuole essere nè un semplice blog di news (spesso copiate e incollate da qualche altra parte!) e neppure una semplice vetrina di MLM (sistema di vendita multilivello) o super occasioni di business.
Urlare qualcosa è un buon modo per attirare l'attenzione. Aggiungere alla significanza di ciò che si dice la forza brutale delle onde d'urto del suono è tremendamente efficace.
Ma per l'essere umano esiste anche un altro aspetto della cosa, una faccia nascosta della luna.
Ovvero se si urla continuamente, il livello zero di partenza del rumore si attesterà ad un livello più alto e per ottenere lo stesso effetto di prima occorre allora URLARE ancora più forte.
E così via.
Per di più quando la significanza di ciò che si veicola non è all'altezza della potenza fisica e sonora del messaggio, tutta la baracca crolla su se stessa. Non si può continuamente dire che si ha tra le mani l'affare del secolo o il business del millennio.
Potrebbe anche essere vero ma se accade accade una volta sola. O se accade 2 o più volte, quello non era il business del millennio ma solo un business (forse buono o forse cattivo).
Scusate la stringete logica ma non ne posso fare a meno.
Conosco una persona, più conoscente che amico, che ogni tanto mi contatta con un incredibile occasione da sfrutttare al più presto. L'ultima cosa proposta è quella FINALE, che annichilisce tutte le precedenti. Solo fino alla successiva, però..... E quando gli chiedi delle precedenti c'è sempre un increidbile abilità a giustificare il perchè e il percome non abbia funzionato. E anzi a spiegare come il nuovo business, invece, rimedi proprio a quei fattori che sono stati l'insuccesso della precedente occasione.
Non che io adesso voglia disilludere tutti su possibili occasioni di business. Non voglio farlo.
Ma penso che un approccio a vanvera senza una precisa mappa mentale sulla cosa e una precisa organizzazione e strategia sia più dannoso che utile.
Ma ne riparleremo.
Per adesso vi ringrazio di essere stati qui.
Grazie per l'attenzione.