Una criptovaluta NON è emessa
da alcuna banca.
La criptovaluta nasce in seno ad una intuizione matematica di un individuo, che
al momento viene replicata da moltissimi altri. In pratica una criptovaluta
nasce dalle elaborazioni matematiche di un computer.
Una volta creata una formula, uno o più computer elaborano quella formula
matematica fino a giungere ad un risultato. Il risultato è una specie di codice
identificativo unico che identifica (appunto) la singola moneta della
criptovaluta. Così come ogni banconota ha un suo codice seriale, così ogni
criptovaluta ha un suo codice matematico (estremamente complesso) che o
identifica.
Questi codici identificativi si
aggregano in un file aperto e pubblico (il file viene ovviamente espresso sotto
forma di complicatissime formule matematiche) che viene chiamato BLOCKCHAIN,
che in inglese significa Catena di Blocco. La blockchain è un registro,
espresso con formule matematiche in cui è registrata la genesi e l'identità di
ogni singola moneta della criptovaluta di cui parliamo. Non solo. Nella
blockchain viene di volta in volta aggiornato anche ogni evento di quella
singola moneta. Ovvero chi la prende, chi la vende, quando la vende e così via.
E il tutto viene conservato e rimane a disposizione.
Il tutto è partito da una singola criptovaluta, la più famosa e probabilmente
quella che ha più valore e sicurezza. Ma solo perchè è quella che ha più
popolarità. E' il Bitcoin. La formula del Bitcoin ha in se una furbata. Fin
dall'inizio si sapeva che il numero massimo di unità di moneta che era
possibile creare era fissato in 21 milioni. Quindi la formula matematica
che crea i bitcoin potrà creare solo 21 milioni di pezzi.
Attualmente sembra che ci siano
18,81 milioni di bitcoin in circolazione. E il numero difficilmente aumenterà.
Gli ultimi bitcoin ad essere creati (nel gergo delle cripto si dice "minati"
da miniera e minatore....) sono anche i più difficili da estrarre. Occorrono
mesi di complicatissime elaborazioni di centinaia o forse migliaia di computer
collegati insieme per estrarre il bitcoin in più. E tantissima energia
elettrica.
Questo fattore, la limitatezza del numero dei bitcoin, ha fin da subito creato
l'effetto scarsità.
E l'effetto scarsità fa aumentare il valore di qualcosa.
Basta dare un'occhiata anche ad altri prodotti. Non appena qualcosa diventa
scarso, il suo presso aumenta (vedi pellet o gas ad esempio).
Così nell'anno di uscita del bitcoin (2009) la prima moneta di questa
criptovaluta valeva 0,00076 dollari. Praticamente niente.
Nel corso del tempo il valore
di ogni singolo bitcoin è aumentato in modo esponenziale. Toccando 56.000 dollari
nel novembre del 2021. 1 bitcoin = 56.000 dollari.
Oggi un bitcoin vale 21.608 dollari. Il che ci mostra quanto effimero e
volatile sia il suo reale valore.
E le altre criptovalute?
Dopo l'enorme successo dei bitcoin, diventati più che altro strumento
speculativo piuttosto che moneta che serve realmente nell'economia reale per i
pagamenti, altri hanno cominciato a seguire la strada battuta dal bitcoin.
Si capiva che si era creato un
nuovo mondo di opportunità e di conquista. Favoriti inoltre dalla totale
mancanza di legislazione in quasi tutte le nazioni riguardo questo nuovo modo
di creare e far circolare il denaro.
Attualmente è impossibile dire
quante criptovalute siano state create ed esistano. Qualcuno parla di 17.000
tipi diversi di criptovalute. Ma è difficile star dietro a questi numeri. In
primo luogo occorre scremare con le iniziative in fatto di criptovalute e
differenziarle da quelle cripto che si sono affermate.
Anzi, per essere più precisi,
attualmente il vero cuore caldo della faccenda è la continua e inarrestabile
creazione di nuove criptovalute, piuttosto che la cura e distribuzione di
quelle esistenti. Perchè?
E' ovvio. Dove sta il maggior
guadagno possibile? Nella creazione e lancio di una nuova criptovaluta.
Chi ha avuto l'inconsapevole
fortuna (nessuno di chi ha preso i primi bitcoin immaginava l'esplosione di
valore di questa specie di moneta nata per gioco) di possedere i primi bitcoin
si è trovato dopo pochi anni straricco. Probabilmente molte storie raccontate
in questo ambito sono romanzate ma i numeri sono li.
Se io nel 2009 avessi usato 10 dollari per comprare bitcoin a 0,00076, avrei
ottenuto 13157 bitcoin (in realtà un pochino di più ma per fare cifra tonda).
Se non li avessi mai venduti, adesso avrei un patrimonio di più di 284 milioni
di dollari. In soli 13 anni non si è mai vista sul pianeta la possibilità di un
investimento così remunerativo.
Se poi fossi stato così bravo
da venderli nello scorso novembre, avrei portato a casa l'incredibile cifra di
quasi 737 milioni di dollari.
Ma anche se non fossi stato così fortunato o intuitivo e avessi comprato dei
bitcoin più avanti, quando il costo era già sostenuto ma il bitcoin ormai
ultrafamoso (ad esempio nel mese di gennaio 2016 il suo valore era di circa 400
dollari per bitcoin), ora avrei comunque fatto un ottimo, ottimo investimento.
Comprando 100 bitcoin nel 2016
avrei speso 40.000 dollari e rivendendoli a ottobre/novembre del 2021 avrei
guadagnato la comunque fantastica cifra di 5 milioni 560 mila dollari.
Se si comprende questo, si
capisce perchè nuove criptovalute siano state create. Per dare la possibilità di
creare un nuovo avvenimento esplosivo alla bitcoin. Che per le prime nuove
criptovalute è effettivamente successo.
Ethereum (la seconda criptovaluta più conosciuta al mondo dopo bitcoin) ha
iniziato nel 2015 con il valore di 1 dollaro = 1 ethereum. Attualmente vale
1724 dollari ma ha toccato anche la quota di 4058 dollari sempre a novembre
2021.
CONTINUA NEL PROSSIMO ARTICOLO
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