E così fu che il rialzo dei tassi arrivò.
Tanto tuonò che piovve, dice il proverbio.
Questo blog vuole semplificare alcuni contenuti economici e finanziari e con questo scopo oggi proveremo ad analizzare cosa effettivamente succede quando una banca centrale aumenta i tassi e perchè lo fa.
Prima di capirlo, occorre comprendere che l'economia moderna di un certo territorio politicamente omogeneo ha 2 campi distinti ma completamente legati l'uno all'altro: il campo economico e il campo monetario.
Certo... abbiamo detto che dovremmo rivolgerci ad un territorio politicamente omogeneo e in questo momento l'Unione Europea è tutto tranne che un campo politicamente omogeneo.
E questo è probabilmente il peccato originale dell'Euro. Una moneta unica diffusa in un insieme di stati diversi, con leggi sul lavoro diverse, con esigenze strategiche diverse e con equilibri sociali diversi.
Ma questo è l'argomento di un altro post. Per ora faremo finta che l'UE sia uno stato abbastanza unito e politicamente e economicamente coerente.
L'economia di un'area viene rappresentata e supportata dalla finanza. Nel senso che la produzione reale (in un mondo evoluto come il nostro) ha assolutamente bisogno di essere rappresentata da dei valori simbolici espressi in denaro.
Da una parte abbiamo terreni coltivati, verdura, allevamento, minerali, energia, macchine, utensili, fabbriche, servizi, etc... tutte cose tangibili, produzione reale.
Dall'altra abbiamo il valore di queste cose in modo che siano scambiabili. Quindi prezzo, moneta, valori, prestiti, debiti, etc...
Quando una economia va bene e c'è produzione il sistema richiede più denaro perchè c'è bisogno che il sistema produttivo venga "lubrificato". Senza olio (denaro) il sistema si grippa e si rompe per mancanza di capacità di far fluire da un punto all'altro del sistema quanto viene prodotto.
In una situazione del genere il centro decisionale finanziario (in genere la banca centrale, in Europa ora la BCE) decide di immettere nel sistema più liquidità, più denaro.
E lo fa rendendo appetibile ai principali compratori di denaro (le singole banche commerciali) acquistare denaro. Se il denaro costa poco, vale poco.
Quindi imprenditori e investitori preferiranno indirizzare le loro risorse verso gli impieghi che più di altri hanno un rendimento che consentirà loro di guadagnare di più.
Se esistono rendimenti finanziari "alti" (costo del denaro alto significa che costa di più per chi lo acquista ma anche che rende di più per chi lo vende o ci investe!) tali investimenti attireranno l'attenzione di imprenditori e investitori con capitale disponibile. Probabilmente uno degli obiettivi della BCE è attirare denaro da altre economie extraeuropee per convogliarli nelle casse della UE.
Perchè quando una moneta aumenta i tassi di interesse, questo provvedimento è aperto a tutto il mondo, in un mercato finanziario praticamente in funzione 24 ore su 24, sette giorni su 7, 12 mesi all'anno.
Ora, se ben guardiamo, ci troviamo in una situazione veramente curiosa.
L'Unione Europea presenta un tasso di inflazione notevolmente alto rispetto ai parametri e alle previsioni di chi l'Euro l'ha creato ma ciononostante un tasso di crescita e di sviluppo dell'economia fortemente deficitario (soprattutto se paragonato a locomotive come il sud-est asiatico o gli USA).
Se proprio volessimo essere precisi, non ci troviamo in un periodo inflattivo (inflazione in aumento) ma in un periodo di STAGFLAZIONE.
Che altro non è che l'unione delle parole "stagnazione" + "inflazione". La stagflazione indica una situazione di aumento dei prezzi e della massa di denaro circolante unito ad un periodo di recessione economica o di forte ritardo di sviluppo.
La domanda è: siamo sicuri che l'aumento dei tassi di interesse sull'euro (quelli attuali e quelli futuri) sia stata la miglior mossa da fare?
Ne riparleremo.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE.