giovedì 12 gennaio 2023
Taglio delle "accise" e aumento del costo di benzina e gasolio: la verità!
martedì 3 gennaio 2023
Siamo davvero tutti uguali?
E' insito nella natura dell'uomo e della società umana interrogarsi e riflettere su questo aspetto. Questa è proprio una delle maggiori caratteristiche che ci contraddistingue come specie e che ci differenzia in modo sostanziale dal resto delle altre specie animali.
Nessun altro animale si interroga se lui sia uguale o diverso ad un altro membro della sua specie.
L'uomo si. Ed è giusto che così faccia.
Ma ripartendo dal principio della correttezza della domanda, esaminiamo quanto differenti possono essere le risposte al quesito a seconda dell'ambito in cui ci collochiamo.
I diritti, ad esempio. Appare ovvio che dinnanzi al rispetto dei diritti fondamentali, tutti gli esseri umani siano uguali. Questo è il più basilare fondamento della convivenza civile. E' il principio fondante di ogni società equa e moderna.
Ma la riflessione di oggi parte da questi concetti e ritorna al nostro ambito preferito. Ovvero l'economia e la finanza.
E si racchiude in una domanda. Da un punto di vista economico è giusto, corretto e utile ipotizzare che tutti gli uomini (inteso in senso generale come tutti i maschi e tutte le femmine) siano uguali?
E' corretto ipotizzare che ogni uomo non sia altro che un numero? Che un ennesimo oggetto in una sequenza di oggetti? Che non sia altro che un individuo indistinguibile da ogni altro individuo?
Detto così, mi immagino che molti di noi storceranno il naso. A parte l'innato senso personale di sentirsi unici e quindi in una certa misura diversi dagli altri, c'è da constatare che anche in termini pratici le persone sono diverse. Hanno corpi diversi, esigenze diverse, vivono in posti diversi con necessità diverse.
La pubblicità di un assorbente femminile non è destinata ad un pubblico maschile. Quindi per quella azienda le persone non sono tutte uguali. E questo è solo un esempio. E il panorama è talmente vasto che c'è solo da perdere la testa nel vedere quante differenze ci sono.
Eppure..... in certi mercati..... si ha come la sensazione che si ritorni al concetto di essere tutti uguali.
Ad esempio nel mercato dei finanziamenti.
Altrimenti sarebbe come chiamare un meccanico e dirgli "Ho l'auto rotta, quanto mi costa aggiustarla?" senza che il meccanico abbia avuto modo di capire che tipo di auto abbiamo e quale sia il tipo di guasto.
Il problema nasce sulla questione dell'uguaglianza. Siamo tutti uguali, noi uomini, ma solo da un punto di vista teorico per quanto riguarda i diritti e il rispetto. All'atto pratico questa uguaglianza è una assurdità. E nella realtà quotidiana anche un problema. Perchè ognuno di noi è diverso e specifico. E richiede una attenzione "su misura" in qualunque tipo di relazione personale. Umana e professionale.
lunedì 12 dicembre 2022
Arriva Natale, quanto spenderemo quest'anno? Vediamo se questa domanda ha un senso.
Come che sia, arriva il periodo degli anni che più di ogni altro esalta lo spirito consumistico del nostro tempo.
E' acclarato che il periodo di Natale (che si colloca a livello di calendario dalla fine di novembre fino ai primi di gennaio) sia il periodo dell'anno in cui individui e famiglie spendono di più. Non a caso è il periodo dei regali, delle cene anzi dei cenoni....
E ogni anno, si ripetono (ormai in modo quasi stucchevole e annoiato) i soliti ritornelli di giornali e Tv sull'entità delle spese (quanti soldi spenderà la famiglia media italiana?), sul menù di natale o di capodanno, su quali siano i regali più gettonati o i luoghi di villeggiatura preferiti.
Tutto visto e rivisto.
Sicuramente è questa un'occasione sociale che può dar spunto ad una riflessione più profonda sul senso dell'economia e della produzione. Non lo faremo qui ma è facile capire come riflettendo sul senso e sulla validità della tipologia dei nostri acquisti possiamo giungere facilmente ad una riflessione generale sul senso della nostra intera vita.
Ci colpisce una cosa, però.
L'economia è un equilibrio di scambi. Qualcosa va da un punto del sistema sociale ad un altro. E trattandosi di scambio questo spostamento (movimento) viene controbilanciato da uno spostamento che, almeno a livello di accordo e valutazione, deve essere di pari peso o valore. E' per questo che si parla di scambio.
Gli scambi generano un plusvalore. Ovvero il meccanismo stesso che porta a questo MOVIMENTO di oggetti, valori o energia da un punto all'altro e viceversa, crea un aumento del valore complessivo di ciò che abbiamo. Non è uno scambio a zero.
Cosa cambia? Riflettici! Cambia che le cose vengono allocate in un modo migliore. E questo genera benessere.
E' come se ci trovassimo di fronte ad una libreria completamente organizzata. E' di fronte a noi e tutti i libri sono impilati secondo un preciso ordine. La libreria è ordinata. Quindi sembrerebbe non ci sia bisogno di toccare alcunchè.
Questo accade, in modo molto semplificato, nell'economia.
Qui nasce il vero problema. Ovvero non che sia un pericolo spendere soldi per Natale. Ma in che modo e su quali cose o servizi investiamo il denaro.
mercoledì 23 novembre 2022
L'uomo è homo consumens o homo sapiens sapiens?
martedì 15 novembre 2022
Una storia: Gigetto, Beppe, Francolino e un estintore che deve essere venduto.
Da una parte c'è Gigetto, che è un signora con una casa. Bella o brutta, non è cosa da sapere ai fini della nostra storia. Lui ha una casa.
Dall'altra parte c'è Beppe, che è un venditore di estintori. Molto appassionato del suo lavoro sa che gli estintori sono utili e quindi lui li vende con grande passione e trasporto. I suoi estintori sono perfetti e funzionano benissimo, costando il giusto. Va di casa in casa a procacciarsi delle vendite.
Un giorno Beppe, suona alla casa di Gigetto.
"Buongiorno, sono Beppe della Estintori e affini spa, vendiamo estintori. Lei ha una bella casa e sarebbe l'ideale proteggerla da qualsiasi principio di incendio e bla bla bla." Il nostro Beppe prova a fare la vendita.
Gigetto lo interrompe. Non ama i venditori. E poi proprio in quel giorno ha da fare, deve portare la moglie a fare compere. E' di malumore perchè sa che pomeriggio gli aspetta e poi... ma questi venditori.... non possono starsene a casa loro?
Insomma, per farla breve, Beppe prova a fare la sua vendita e cerca di usare tutte le armi a sua disposizione. In effetti cerca di forzare la vendita. Gigetto è spazientito, vorrebbe essere lasciato in pace ed esercita anche lui forza per mandar via il venditore e chiuderla li.
Beppe alla fine va via con le pive nel sacco. E' scontento. Perchè non è neanche riuscito a parlare o spiegare le sue ragioni e le ragioni del suo prodotto. Non ha fatto la vendita. Non ha guadagnato e anzi, sa anche di aver disturbato.
Gigetto alla fine rientra in casa. E' scontento. Perchè lo hanno disturbato e hanno invaso la sua privacy. Non ha acquistato. Ed è di malumore per questa visita e perchè il pomeriggio deve andare a fare shopping con la moglie.
DUE PERSONE SCONTENTE, NESSUNO SCAMBIO, NESSUN AUMENTO DI PRODUZIONE PER L'AZIENDA, NESSUN MIGLIORAMENTO DI QUALITA' DELLA VITA PER IL POTENZIALE COMPRATORE.
Francolino gli dice che l'estintore usato glielo da a prezzo di favore e in più gli consiglia di prendere un altro estintore. Non si sa mai nella vita.
Gigetto non batte ciglio. Paga per l'estintore usato e ne prende uno in più.
Non ha chiesto quanto costavano, non ha fatto preventivi, non ha fatto discussioni, non ha chiesto sconti nè dilazioni di pagamento.
COSA E' SUCCESSO QUI?
In una scenetta è successo ciò che succede tutti i giorni con la vendita e consumo di beni e servizi nella società. Ovvero il valore di qualcosa cambia a seconda delle situazioni. E il rapporto fra chi ha un problema o esigenza e chi offre una soluzione tramite un prodotto/servizio cambia a seconda delle situazioni.
Non c'è niente di giusto o sbagliato in entrambe le situazioni (Gigetto vs Beppe e Gigetto Vs Francolino). Semplicemente in contesti diversi si attuano comportamenti diversi.
Un contro è comprare un prodotto quando non ci sembra che ci serva. Si percepisce la vendita da parte di un altro come una forzatura e ciò ci infastidisce. Un conto è comprare un prodotto quando ci serve. Quando abbiamo la consapevolezza che abbiamo una necessità.
Se ci pensate, un pò quello che facciamo in questo blog.
Noi siamo qui a parlare di cose di economia e finanza. Offriamo un servizio. Offriamo informazioni. Offriamo consulenza. Un giorno, uno dei lettori, avrà bisogno di un servizio finanziario. Magari di un finanziamento. E chiederà a qualche consulente che lavora per questo blog.
Speriamo che la storiella vi sia piaciuta.
GRAZIE MILLE PER L'ATTENZIONE.