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lunedì 13 giugno 2022

Inizio di una collaborazione con un partner prestigioso.

Comincia da oggi una nuova collaborazione con un prestigiosissimo partner di cui siamo particolarmente orgogliosi.

Il blog "DENARO e DINTORNI" è presente sul web come sito di informazione finanziaria ed economica dal 2009.

E' sempre stato un progetto di puro piacere e mai un progetto con fini di lucro. Precisiamo che neppure ora è diventato un progetto a fini di lucro e che la sua indipendenza è sacra e tale rimarrà.
L'origine del blog sta nell'iniziativa di Antonello Mela, al tempo mediatore creditizio e consulente finanziario, di voler condividere con altre persone ciò che conosceva riguardo ai meccanismi dell'economia.

Con il tempo più persone hanno collaborato al progetto, che ha avuto momenti di maggiore attività e momenti di minore attività.

Chi ha redatto e curato gli articoli del blog, ha sempre avuto fuori di qui il proprio lavoro principale. E le proprie partnertship.

Quindi questa volta, sempre grazie al rapporto lavorativo che lega Antonello Mela (fondatore del blog) e IBL BANCA, questo blog diventerà luogo di approfondimento per i clienti (o potenziali tali) di questo prestigioso istituto.

IBL BANCA non ha certo bisogno di presentazioni.
Essa è una banca italiana (100% proprietà italiana) che esiste dal 1927, apprestandosi quindi presto a tagliare il traguardo del suo primo secolo di vita.

Ha al momento 110 filiali (fra sedi dirette e sedi agenziali) ed è leader del settore dei prestiti a dipendenti e pensionati con il 17% della quota di mercato in Italia delle cessioni del quinto.

Siamo felici di continuare a dare ai nostri lettori delle informazioni utili e importanti per una migliore gestione delle proprie finanze e del proprio credito.

Grazie per l'attenzione.

martedì 9 marzo 2021

Il Recovery Fund è una iniziativa utile o meno per il nostro paese?

In realtà in questo articolo non parleremo necessariamente del Recovery Fund. Ne parleremo ma se ti aspetti che sia una disamina esatta di questo meccanismo, delle sue caratteristiche ed implicazioni, sei andato a parare nel posto e nel post sbagliato.

O forse no. Dipenderà dal tuo atteggiamento nei confronti di queste due parole e del concetto che esse portano avanti.

Recovery Fund sta per "fondo per la ripresa". In poche parole non è nient'altro che una iniziativa collettiva dell'Unione Europea per trovare delle risorse (finanziandosi sul mercato tramite l'emissione di titoli di debito pubblico) garantite dall'intero bilancio UE (tutti i paesi), risorse che saranno poi girate ai singoli paesi per il superamento dei disastri all'economia causati dalla pandemia del covid19. Qui un articolo che spiega in modo abbastanza semplice e coinciso cosa sia.

In se e per se sembra una cosa logica e di buon senso. E forse lo è. In generale lo è ma se non può essere minimamente messo in dubbio il concetto generale, è nei dettagli di come lo si implementa (mette in atto) che sta la differenza fra una cosa buona e una cosa meno buona.

La cosa che invece ci preme sottolineare è come questo strumento sia venuto fuori in un momento di EMERGENZA e venga "venduto" come soluzione originale e quasi temeraria quando, vedendo cosa è e cosa fa, sembrerebbe dover essere uno strumento di normale amministrazione.

Della serie, per essere ancora più diretti e semplici, "Se la UE non crea e non usa strumenti come il Recovery Fund per aiutare gli stati membri" a cosa serve la UE? Cioè quale è la sua reale ragione di esistenza?

Pensiamo che su questo punto occorra veramente fare delle riflessioni, perchè ormai stiamo costruendo un grattacielo dando per scontate le fondamenta e le basi su cui la nostra costruzione è fissata. E ci stiamo innalzando verso l'alto senza preoccuparci se lo si possa fare senza il pericolo che tutto crolli su di noi. E ad ogni piano che aggiungiamo alla nostra creazione, ci sentiamo sempre più sicuri perchè il nostro ragionamento è: "Il nuovo piano costruito è solido perchè si basa su un altro piano costruito che è altrettanto solido. E tutto è solido perchè ormai sono tanti piani che andiamo su e tutto funziona benissimo". 

Un modo molto stupido di ragionare. Perchè non è la prima volta che vediamo strutture gigantesche che, ad un certo punto, crollano su se stesse perchè basate su presupposti deboli o addirittura inesistenti.

Quali possono essere questi presupposti deboli? Beh, nel blog ne abbiamo parlato spesso e a lungo. Ma se volessimo solo radunarli in poche righe potremmo dire che sono:
a. Mancata unificazione delle regole del mercato del lavoro fra stati.
b. Imposizione di una unificazione finanziaria in mancanza di una unificazione dei sistemi fiscali dei vari stati.
c. Unione monetaria di paesi con poteri di acquisto troppo diversi fra loro uniti da una stessa politica finanziaria.
d. Eliminazione del potere di uso degli strumenti finanziari consueti da parte degli stati membri.
e. Utilizzo di fondi provenienti dal mercato privato per finanziarie iniziative e piani pubblici.

Questo solo per elencare i principali punti di debolezza della struttura economica europea.
La quale continua a basarsi su un approccio e strategie che trovano la loro ragion d'essere in teorie economiche e finanziarie che tali sono e tali rimangono. Non verità ma teorie. Spesso forzatamente elevate a verità assolute e di sistema.

Quindi in Italia siamo contenti che arriveranno tutti i soldi del Recovery Plan. Però intanto quei soldi dovranno essere utilizzati nel modo in cui qualcun altro dice che debbano essere utilizzati e in realtà senza un vero cambio di rotta nelle scelte strategiche economiche di una nazione, l'Italia, che ha delle potenzialità incredibili e che invece continua a operare da circa 20/25 come la cugina sfigata e povera dei ricchi signori del centro e nord Europa.

Ruolo creato dalle macchiette e dalle barzellette. Che noi possiamo fare su noi stessi, che altri non hanno il diritto di fare.
Grazie per l'attenzione.

venerdì 26 febbraio 2021

Il Cashback, il supercashback e la ridicola figura fantozziana di chi lo ha inventato.

Ho già trattato il tema del cashback più di un mese fa, cercando di capire quale fosse la ratio ovvero la ragione profonda di questa iniziativa.

Onestamente avevo non molte perplessità. No, ne avevo di più.

Perplessità che, oggi come oggi, continuano a rimanere e che sono anzi anche aumentate. Non soltanto per i temi che il 10 gennaio toccavo (presunta lotta all'evasione fiscale) ma anche perchè questo provvedimento si sta trasformando (anzi si è già trasformato) in una pataccata di fantozziana memoria, un passo falso e una figuraccia di proporzioni epiche.
Come si pensa solo nei film possa succedere.
Ed invece accade nella realtà.

Cosa è successo in questi quasi 2 mesi di attività? Che al cashback normale (restituzione dopo 6 mesi del 10% delle spese fatte con pagamenti elettronici fatti dal vivo in negozi ed esercizi commerciali) si è aggiunto anche il SUPERCASHBACK.

Questa iniziativa, in parallelo con il cashback, va a premiare gli utenti che nel corso dei fatidici 6 mesi hanno fatto il numero più alto di transazioni. Un premio in effetti allettante, perchè si parla di 1500 euro da dare a ben 100.000 persone virtuose. 
Lo scopo? Sempre quello! Incentivare l'uso della moneta elettronica, dei pagamenti con bancomat e carte di credito/debito. E quindi aumentare il contrasto all'evasione fiscale. 

Tralasciando l'efficacia del provvedimento e tralasciando altri particolari, esaminiamo cosa è saltato fuori in questi due mesi.
In primo luogo la normativa e quindi le regole del gioco sono state abbozzate e fatte con i piedi.

La riprova è che gli spazi di manovra per i furbetti sono enormi. Al punto che, siccome non si può punire chi non rispetta delle REGOLE CHE NON CI SONO, è probabile (io direi obbligatorio) che perlomeno il provvedimento del supercacsback venga sospeso o annullato (si veda qui e qui ad esempio).

Cosa è successo? Non avendo stabilito il numero di transazioni massime da effettuare al giorno nella stessa attività e non avendo stabilito l'importo minimo della transazione che concorre all'ammontare totale della classifica, nè è ovviamente nato il sistema di molte persone di suddividere uno stesso acquisto in una miriade di microacquisti con il semplice scopo di scalare la classifica del numero di transazioni fatte.

Al momento l'ultimo della classifica (al 100.00° posto) ha effettuato in data odierna 108 transazioni. Ma salendo per la classifica si scopre che ci sono persone che hanno un numero di transazioni incredibilmente alto. Il primo sembrerebbe ne abbia 1760. Ci sono evidenze di persone che hanno fatto un numero incredibile di transazioni in pochissimo tempo. Soprattutto laddove non c'era qualcuno in carne ed ossa per controllare ovvero nei distributori automatici di carburante. Qualcuno addirittura 85 transazioni in un'ora.

Ma anche nel cashback normale ci sono persone che sono ricorse a trucchi più o meno eticamente leciti. Come ad esempio acquistare un pos portatile con cui FARSI DEI PAGAMENTI come se si fosse un negozio. In pratica pagandosi somme che di base non si sono spese realmente.

E oltre questo sono conosciuti anche i trucchi per potersi far ridare il 10% delle spese su internet in siti come Amazon e similari. Che in teoria non sarebbe possibile usando direttamente la carta nei pagamenti on line. Ma se vado in un negozio e compro una card per acquisti on line su Amazon (ad esempio), su quell'acquisto mi danno il 10% di rimborso. Quindi se compro una card da 50 euro, pago 50, ottengo una spesa di 50 € da fare sul web ma mi rimborsano 5 euro di cashback.

Un pasticcio totale.

E tutto questo ha un costo. Un costo di preparazione del sistema, un costo di gestione del sistema, un costo per i rimborsi e soprattutto un costo sotto forma di distrazione sociale. Perchè troppi italiani fanno convergere le proprie attenzioni e energie verso questo "gioco" senza utilità sociale alcune.

E niente. Alla fine chi paga? Chi paga questa stupidaggine? Che era stupida ancor prima che partisse, visto lo scopo assurdo.

E mi fermo qui.
Grazie per l'attenzione.

 fdffgd

giovedì 18 febbraio 2021

Cambiamenti in vista sul sistema forfettario? Ma insomma queste tasse vanno pagate o no?

Parlando di soldi e denaro non è possibile non toccare, di tanto in tanto il tema delle tasse, del sistema fiscale e dei vari regimi di tassazione esistenti.

In particolare, ovvio, in Italia, visto che è il paese in cui sia io che te viviamo.

In realtà il soggetto delle tasse è sopravvalutato. O meglio, tirato in ballo nel discorso ad un livello di importanza e urgenza superiore a quello che (invece) dovrebbe avere.

Il perchè lo abbiamo già visto in precedenti post nel corso degli anni, ma per riassumere tutto in poche righe occorre ricordare che le tasse e le imposte non sono il modo con cui uno stato si procura le entrate. In modo definitivo.

Lo stesso nome "Agenzia delle Entrate" è fuorviante. E non si sottolineerà mai abbastanza quanto si possa condizionare l'altrui pensiero con una scorretta definizione di termini e parole.

Le tasse e le imposte sono il principale strumento che uno stato sovrano usa per intervenire sugli equilibri finanziari del sistema economico di cui è responsabile. In modo ancora più semplice, possiamo dire che è la leva con la quale uno stato aumenta o diminuisce l'ammontare monetario in circolazione a seconda delle esigenze dell'economia in quel particolare momento.

C'è troppo denaro in giro rispetto alle necessità della produzione REALE? Dreno denaro dal sistema aumentando o diversificando la pressione fiscale.
C'è poca liquidità finanziaria nel sistema (in Italia siamo da un ventennio in questa tragica situazione)? Immetto denaro nel sistema diminuendo la pressione fiscale.

Non servono i ristori o i finanziamenti a pioggia senza costrutto. Oppure l'elemosina di stato. Che concettualmente e spiritualmente è un sistema degradante perchè inchioda chi riceve i sussidi in una condizione mentale di ASSISTITO e quindi di incapace di badare a se stesso. Molto compassionevole ma sul lungo periodo deleterio per un corretto sviluppo economico e sociale.

Non che i provvedimenti di aiuto di quest'ultimo anno alle attività chiuse siano state un errore. Parliamo di in generale. Non di provvedimenti presi nell'ambito di un sistema già sbagliato dal principio. Con il covid19 e l'attuale sistema fiscale italiano, il modo più semplice per impedire un disastro sociale erano i ristori effettuati come lo sono stati. Anzi si è fatto anche poco. E male.

Ma torniamo all'argomento del post. In Italia da decenni si parla di taglio delle tasse. E' un cavallo di battaglia soprattutto dei movimenti e partiti di centro-destra, supportati per lo più da imprenditori e autonomi. Ma anche da tanti italiani a cui piace la meritocrazia. Ovvero se sono bravo e produttivo perchè mi devi punire quando invece quelli che non sono bravi nè produttivi vengono premiati?

In quest'ultima frase sta tutto il dramma della giustizia sociale. Che non tocca neanche il concetto di una società che invece sta anche attenta a non dimenticare CHI per un qualsiasi motivo del mondo si dovesse trovare in un qualche frangente della sua vita in difficoltà.

Si parla in questo momento, con l'avvento di una nuova stagione politica targata DRAGHI, di riforme fiscali ma nella direzione un pò contraria agli slogan sentiti ultimamente. Che però, appunto, sempre slogan sono rimasti. Si parla di modificare il sistema forfettario (una tassazione fissa al 15% per piccole attività e autonomi) per reintrodurre meccanismi di progressività.

Ora non essendoci ancora provvedimenti concreti, mi astengo dal commentare qualcosa. Ma mi inquieta il cambio di rotta. Che non mi sorprende più di tanto, in quanto il nuovo presidente del consiglio è stato scelto proprio perchè esponente di punta del movimento filosofico-economico di stampo europeo che è incline all'Austerity,  ovvero alla parsimonia e regolarità dei conti pubblici e della guerra totale al DEBITO PUBBLICO. Come se questo fosse il problema.

Il problema sono (per loro) i conti. Non le persone in difficoltà. Non un'economia basata su meccanismi sociali iniqui che portano a disparità enormi di ricchezze e quindi conflitti sociali. In cui vince chi ha la possibilità di attivare leve finanziarie speculative e perde chi lavora rimboccandosi le maniche e alzandosi alle 5 del mattino. 
La finanza vince sull'economia reale. Ma la finanza non crea cibo, nè un tetto sulla testa.

Quello lo fa l'economia reale.

Quindi niente. Aspettiamo come al solito i nuovi provvedimenti. E qui, cercheremo ancora di spiegare perchè è necessario che il sistema fiscale venga demolito e ricostruito in modo equo dalla base.
In modo che chi produce sia premiato e non derubato di ciò che prodotto e che invece siano penalizzati i parassiti. Non chi è in difficoltà. Ma chi strutturalmente ha stipendi e guadagni senza fare niente di valore.

Grazie per l'attenzione.

domenica 14 febbraio 2021

Avete mai sentito parlare di Crowdfunding o di Social Lending?

Qualcuno di voi ne avrà sentito parlare ma è anche probabile che sia la prima volta che senti parlare di concetti come il crowdfunding oppure social lending.

Lo so, siamo sempre vittime di questi anglicismi. D'altronde è la lingua planetaria per gli scambi commerciali.

Ma traducendolo abbiamo che il crowdfunding non è altro che RACCOLTA FONDI (per vari fini) mentre il "social lending" sarebbe il finanziamento da privati.

Sono due interessanti fenomeni che hanno superato ormai la loro fase adolescenziale e si presentano da ADULTI al cospetto del mondo moderno della finanza e dell'imprenditorialità (ma non solo).
Diciamo che probabilmente questi 2 fenomeni sono pronti alla completa esplosione e al raggiungimento del grande pubblico.

Se ci ricordiamo, il web è comparso negli '90 ma l'uso generalizzato e quasi totale nella vita della stragrande maggioranza di noi è storia degli ultimi 10 anni.

Il crowdfunding e social lending esistono da un bel pò ma solo ora hanno la possibilità di essere "sdoganati". Ma come funzionano?

La cosa importante di questi 2 metodi per riuscire a raccogliere dei soldi o dei capitali, è il concetto di social. Che tanto conosciamo grazie ai vari Facebook, Instagram e via dicendo.
In giro ci sono tantissime persone che hanno dei denari che sono fermi. Che il denaro stia fermo non è proprio una cosa molto positiva. Questo soprattutto da un punto di vista della collettività. Significa semplicemente che dell'energia è congelata in un punto del sistema e non è in grado di produrre maggiore ricchezza e benessere.

Da molto, molto tempo è nata una istituzione che funge da collegamento fra chi ha dei capitali e non sa come utilizzarli (FINANZIATORE) e chi invece ha idee, progetti o altro e ha necessità di denari e capitali (IMPRENDITORE o CONSUMATORE). Questa istituzione è stata la banca o altre istituzioni similari che, con il passare degli anni, si sono regolamentate in un certo modo e sono andate a cadere sotto il controllo di un intero sistema, che è (appunto) l'attuale sistema finanziario dominante.

Per chi deve ora chiedere dei soldi, esistono altre (nuove) vie. Facciamo degli esempi:

*) ho un progetto sociale non a fini di lucro? Quale miglior modo che presentare attraverso una piattaforma social adibita allo scopo a tutto il pubblico e chiedere che questo progetto venga finanziato. Questo è il crowdfunding. Tanto più bravo sono a presentare il mio progetto e tanto è più facile che ottenga supporto.

*) ho necessità di soldi per una qualsiasi mia esigenza (magari mi serve una nuova camera da letto)? Potrei andare in banca e chiedere un prestito. Oppure andare su una piattaforma di social lending e chiedere un prestito. I soldi arrivano da altre persone come me che hanno deciso di valorizzare i loro capitali PRESTANDOLI. In questo caso chi investe ne ha una remunerazione. E chi li ottiene li deve restituire pagando un costo. Ma non essendoci complesse strutture bancarie e finanziarie, i costi sono decisamente minori.

Il social lending in particolare è anche una opportunità di investimento per molte persone. Perchè ovviamente non si prestano tutti i propri soldi ad un'unica persona (sarebbe troppo rischioso). La propria quota viene data alla piattaforma che si occuperà di frazionare in decine e decine di richiedenti la propria somma con la minimizzazione del rischio.

Quale opinione abbiamo di queste due novità nel mondo finanziario? Sicuramente ottime come concetto. Che i soldi si muovano è solo un bene e tutto ciò che permette la libera e completa circolazione del denaro è benvenuto. Perchè più il denaro circola e più è possibile che vada in aree della società in cui possa essere valorizzato nel modo migliore.

Certo, siamo ancora agli albori. Le piattaforme di social lending si muovono (per timidezza) ancora troppo sulla falsariga degli schemi operativi delle banche. Osservano e valutano in modo impersonale i SIC (sistemi di informazione creditizia) che ritengo per come vengono fatti funzionare nel concreto sia una sciagura totale a danno dell'economia e delle persone.

Lavoriamo quindi per far si che sia il Crowdfunding e il Social Lending non diventino terra di conquista di persone malvagie o impreparate. Possono essere una sorgente di acqua fresca, se impariamo a usarle eviteremo che diventino delle pozze di fango.

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