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mercoledì 5 ottobre 2022

Cattivo pagatore? Cosa significa? Come si diventa cattivo pagatore?

CATTIVO PAGATORE!

Questa dicitura o affermazione, è diventata l'incubo di qualsiasi consumatore o cittadino della nostra nazione.

Quando si ha bisogno di un prestito e si va da una banca o finanziaria ma anche quando siamo li per prenderci il nostro nuovo telefono preferito o la nostra nuova stufa perfetta per l'imminente inverno, ecco che MAGARI la nostra richiesta viene respinta e oltre al diniego ci viene detto:

"Questo è avvenuto perchè lei è un CATTIVO PAGATORE!"

E poi....
E poi andiamo su internet o apriamo un giornale e leggiamo una pubblicità che ci chiede:
"Sei un cattivo pagatore? Chiamaci, che possiamo aiutarti!"
O cose del genere.

E, come spesso succede, noi non abbiamo ben chiaro cosa esattamente questo significhi e in che modo questo possa essere successo. Facciamo un pò di memoria eppure ci sembra che in tutte le operazioni passate abbiamo sempre onorato i nostri prestiti, rimborsando sempre tutto.

Lo sappiamo. In questo blog, facciamo finta di non sapere niente e ripartiamo da capo.

Cosa è un CATTIVO PAGATORE? In realtà questa dicitura NON ESISTE. In Italia è un tipo di attribuzione qualitativa che non esiste e non è disciplinata da nessuna legge o regolamento.

E' solo un modo di dire, che ha preso piede ed ora viene usato in molti contesti, spesso a sproposito.

In Italia quello che esiste sono i S.I.C., ovvero i Sistemi di Informazione CreditiziaChe non sono altro che delle banche dati in cui vengono raccolti i nomi, i tempi e le condizioni dei prestiti o finanziamenti fatti sul territorio italiano.

Ma faccio un passo indietro.

Perchè ci sono le SIC? Le SIC esistono per una esigenza. Chi presta soldi (chi concede i finanziamenti) deve sapere con esattezza chi ha di fronte. Per concedere un finanziamento deve sapere quanto guadagni, da quanto tempo e in che modo. Ma deve anche sapere quali altri finanziamenti hai in corso. Deve sapere se (ad esempio) mentre chiedi un finanziamento ad una banca, tu (contemporaneamente) non stia chiedendo un altro finanziamento presso un'altra banca. E che quindi con lo stesso reddito, ottieni due finanziamento in contemporanea.

Cosa c'è in un SIC? Ci sono i nomi di chi ha chiesto e di chi sta chiedendo un finanziamento. In qualunque struttura finanziaria operante nel territorio nazionale. Ci sono i nomi di chi ha concesso o sta valutando di concedere un finanziamento. Ci sono gli importi, la rata, la durata e altre informazioni specifiche. C'è soprattutto riportata la storia comportamentale della persona in precedenti finanziamenti. Li ha pagati? Li ha pagati regolarmente?

I SIC sono una archivio pubblico, o gestito da un ente pubblico o statale? In linea generale NO. Esiste un SIC pubblico che è la Centrale Rischi della Banca d'Italia ma la maggior parte dei SIC sono di natura privata. Sono spa create con l'intento di fare utile.

Quali sono i principali SIC? Abbiamo il CRIF, Experian, CTC, il Cerved e altri di importanza minore.

Si finisce nei SIC solo quando si sbaglia o si combina qualche pasticcio? NO, assolutamente no. I SIC non sono dei database, degli archivi di cattivi pagatori. Ogni SIC (in modo diverso) potrebbe contenere informazioni miste (positive o negative) e difatti le contiene. Quando si attiva un finanziamento o lo si paga regolarmente si finisce lo stesso nei SIC e si viene sempre e comunque "segnalati" ma la segnalazion è in questo caso positiva.

I buoni pagatori vengono segnalati nei SIC? Si, nei SIC che contengono informazioni positive si. Ad esempio il sistema più usato è il CRIF, che è un archivio privato. SI finisce in Crif per qualsiasi attività connessa ad un finanziamento. Che lo abbiamo semplicemente richiesto, che lo abbiamo ottenuto, che lo stiamo pagando bene o che lo stiamo pagando male. Sempre.

Quindi nei SIC non ci sono solo i cattivi pagatori? NO, certo che no.

Quindi posso finire in CRIF solo perchè sto pagando un prestito? SI, esattamente. Puoi finire in CRIF solo perchè HAI chiesto un finanziamento.

Come si sa cosa c'è scritto nei SIC su di me? Esistono i siti di ognuno di questi archivi ed è diritto di ogni cittadino poter visionare ciò che c'è scritto su di se. Basta indicare il proprio codice fiscale e il sito ci manderà un report in cui è scritto ogni fatto che ci riguardi relativo ai nostri finanziamenti che non sia troppo lontano nel tempo.

Perchè viene rifiutato un finanziamento? I motivi sono tanti. Il primo è che in un SIC o in più SIC ci sono informazioni negative su di noi. Qualche rata pagata in ritardo oppure non pagata per niente. Un eccesso di prestiti/carte/finanziamenti in corso. L'aver emesso un assegno a vuoto. Non aver pagato una cambiale. Avere una ipoteca di qualche tipo. Avere su di se un provvedimento legale o una esecuzione forzata.
Si può avere un finanziamento rifiutato anche solo per un comportamento ritenuto non idoneo come richiedere continuamente finanziamenti senza un criterio. Dopo aver fatto una richiesta e dopo che questa è stata bocciata, è molto probabilmente che per un mese o per poco più, qualsiasi altra nostra richiesta (fatta in altre banche/finanziarie) venga rifiutata in automatico.

In conclusione, è importante per ogni cittadino italiano sapere quale è il suo punteggio di merito creditizio (quanto siamo affidabili per un finanziamento) e fondamentale avere buone informazioni nei sistemi informativi creditizi, SIC.
E' importante avere buone informazioni perchè anche un prospetto (in un SIC) in cui non c'è nessuna segnalazione (nè positiva nè negativa) difficilmente viene finanziato. Soprattutto se sta richiedendo liquidità importanti, se lavora da poco e cose simili. Poi questa regola ha delle eccezioni e quando compro un bene direttamente in un centro commerciale, è più facile ottenere un finanziamento. E se non vi sono informazioni negative, anche se siamo giovani e lavoriamo da poco molto difficilmente la nostra richiesta di prestito verrà rifiutata.

Soprattutto perchè l'importo da finanziare è basso (magari sui mille euro o magari meno) e perchè la struttura che vende, magari, ha un accordo di divisione delle spese e un accordo di garanzia del cliente finanziato.

Morale? E' importante conoscere ciò che c'è scritto su di noi nei SIC.
Non capita spesso ma potrebbero esserci degli errori (tutti gli esseri umani sbagliano) ed è giusto conoscerli e farli rettificare.
Richiedere queste informazioni su di noi è doveroso ed è un diritto.
Facciamo tempo prima di chiedere un nuovo finanziamento. Non quando abbiamo urgenza di chiedere un finanziamento.

Grazie per l'attenzione.

lunedì 3 ottobre 2022

L'aumento dei costi: ma che succede?

Dopo decenni (dagli anni '70, periodo massimo di crisi energetica in Italia) di zero problemi riguardo la disponibilità di risorse energetiche, siamo ripiombati in uno scenario tetro e inaspettato.

In Italia si prospetta un inverno difficile, con costi energetici schizzati alle stelle in un modo che nessuno poteva prevedere solo un anno fa di questo periodo.

Ma cosa è mai successo?

Dirimere queste questioni e rispondere a queste domande non è mai semplice. Moltissimi fattori sono coinvolti. Ma scopo di questo blog, è cercare di puntare al nocciolo del problema e cercare di avvicinarci a qualcosa semplificando i concetti e tagliando i rami inutili dalla discussione.

In una economia di mercato come quella in cui opera la nostra nazione, i fattori che portano all'aumento dei prezzi di qualcosa è dovuto a 2 cause principali:

1. Improvvisa scarsità di materie prime e risorse energetiche.
2. Decisioni politiche.

Come detto, questa è una semplificazione. Ma rende l'idea.

La prima motivazione, è quella che sensatamente è la più fondata. Il prezzo (costo) di una materia prima (come di un prodotto) è in funzione della scarsità o abbondanza della stessa.
Il costo di qualsiasi materia prima dipende da quanta materia prima è a disposizione.
A disposizione di chi?
Questo è un punto su cui riflettere. Ma ci torniamo sotto fra qualche riga.

E' logico che se il petrolio o il gas o il ferro o l'alluminio (facciamo degli esempi) si esauriscono e diventa difficile procurarsene dell'altro, è normale che il costo ALLA FONTE salga. E quindi salga anche il costo a valle. Cioè per il consumatore finale e per chi lo utilizza.
Questo accade ma se tralasciamo episodi di scarsità momentanea causa disastri naturali (tempeste, eruzioni vulcaniche, etc..) o incidenti (esplosioni accidentali di miniere o di centrali di lavorazione/estrazione), è scontato che l'Uomo possa prevedere e occuparsi di questa scarsità in anticipo, prendendo gli opportuni provvedimenti.
Sappiamo che molte risorse non sono infinite. Sappiamo che il petrolio, prima o poi, finirà. E' nella natura delle cose. Ma non accadrà dall'oggi al domani.

Più probabile è invece il discorso di una diminuzione di disponibilità dovuta a motivi contingenti.
Che ci portano più alle questioni di attualità.
In cui sappiamo che a causa delle conseguenze della guerra Ucraina-Russia, vi è stata una diminuzione di disponibilità di gas e quindi una impennata stratosferica del suo prezzo. Che ha impattato in modo spaventoso nell'aumento dei costi di altre materie prime e/o energetiche.
Però.....
La verità è che non c'è stata, almeno fino al momento, nessuna diminuzione effettiva della quantità di materie prime ed energetiche reali a causa della guerra.

E qui entriamo nel punto 2 delle motivazioni di scarsità. Ovvero le cause di tipo "politico".
Per politico intendiamo tutto ciò che consegue da decisioni di organi amministrativi umani (governi, amministrazioni, consigli direttivi, organizzazioni, tavole rotonde, etc..).
Per motivi che adesso è inutile e lungo approfondire, la gestione delle dinamiche del prezzo del gas è stata affidata a contrattazioni di tipo borsistico quindi soggette a speculazioni da parte degli operatori. E per motivi altrettanto sconosciuti, si è ancorato il prezzo dell'energia elettrica al prezzo del gas. Anche quando l'energia elettrica viene prodotta con altre fonti.

Risultato? Per motivi di speculazione (quindi di guadagno individuale), il prezzo è schizzato alle stelle. Perchè? Perchè qualcuno ha deciso di voler comprare più gas (anche più di quanto gli poteva servire al momento) per paura che un domani non ne avesse.
La stessa cosa che è successa con il pellet. E in passato (causa pandemia) è successo con la carta igienica, l'amuchina, la farina, etc...
Quando si pensa che qualcosa CHE NON E' SCARSO ORA ma potrebbe diventare scarso a breve, la richiesta di quel qualcosa aumenta.
Per fare scorte.
Quando il prezzo aumenta, alcuni operatori decidono essi stessi di comprare quella materia prima o prodotto (in questo caso il gas) perchè pensando che il prezzo continuerà ad aumentare intendono rivenderlo a prezzo più alto guadagnandoci.
Così c'è più richiesta e il prezzo sale e così via.
Eppure non vi è mai magari stata nessuna penuria di prodotto/materia prima alla fonte.

Due riflessioni.
Gli stati esistono per impedire che questi meccanismi di mercato perversi impattino in modo troppo negativo nei confronti di una popolazione. Se non intervengono con azioni straordinarie in situazioni simili, a cosa servono?

E, ancora, l'aumento dei prezzi è di natura (al momento) totalmente politica. Ovvero dipende dalle decisioni del passato e dall'inazione odierna.
Quindi è tutto rimediabile.
Attendiamo.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

giovedì 22 settembre 2022

I comparatori di offerte finanziarie su internet: sono efficaci e trasparenti? (2a parte)

La pubblicità, diceva un detto, è l'anima del commercio.

Questa cosa ha preso talmente piede che si è arrivati (secondo il nostro modestissimo parere) a invertire i criteri di importanza delle cose.

Per essere più chiari, la pubblicità è importante. Assolutamente. Ma qui ormai è diventata la SOLA cosa importante.
Non è più il prodotto o il servizio ad essere la cosa fondamentale. Su cui un pò di pubblicità di certo non guasta.
No.
Adesso è la SOLA pubblicità che conta. Chi ne fa di più, chi ne offre di più, chi diffonde i messaggi più efficaci ha ragione e porta a casa la pagnotta.

Esempi?
Rimanendo nel nostro campo, cioè quello finanziario e più specificatamente parlando di offerta di prodotti finanziari al consumo come prestiti o cessioni del quinto assistiamo alle seguente situazione.

Abbiamo i comparatori che non sono altro che dei luoghi in cui concentrare le offerte di tutti i potenziali concorrenti.
Già questo meccanismo è altamente pericoloso.
Sebbene per il consumatore sia qualcosa di vantaggioso poter vedere le offerte di diverse banche e finanziarie in un unico luogo, la domanda è: i prodotti esposti sono veramente paragonabili?

Spesso non lo sono ma la cosa più pericolosa è il messaggio che viene emesso e che, ben presto, il mercato e quindi il consumatore fa suo.
Ovvero che tutti sono uguali a tutti e che l'unico fattore che distingue le offerte è il costo.
Cosa che non è assolutamente vera.

Certo, ci siamo sentiti ribattere che i soldi sono uguali e che 10.000 euro offerti da una banca sono uguali a 10.000 euro offerti da un'altra banca. Ma questo non è vero. Perchè al cliente non vengono offerti 10.000 euro. Nossignore.
Al cliente viene offerto un servizio, in cui una parte dello steso è l'ottenimento di un prodotto che sono i 10.000 euro.

E' come quando si va ad un ristorante. Si va per mangiare e quindi sembra che la bontà e freschezza del cibo sia l'unica cosa che conta perchè è quella oggettiva. Si va per un prodotto. Ma al ristorante non un ottiene un prodotto. Si ottiene un servizio. Di cui il prodotto è parte fondamentale, per carità. Ma non finisce li.
Neppure in un supermercato, in cui si compra dallo scaffale, si comprano SOLO prodotti. Anche li vi è un servizio, anche se con proporzioni diverse.

E neppure quando siamo un'azienda che compra materiale semplice all'ingrosso abbiamo solamente un prodotto. Perchè contano i tempi di consegna, le modalità di consegna, i tempi di fatturazione, la gestione dei resi e via dicendo.

Quando si chiede un prestito personale, non si sta solo chiedendo dei soldi. Si chiede serietà, si chiede affidabilità, si chiede pazienza, si chiede comprensione, si chiede discrezione, si chiede gentilezza, si chiede servizio di assistenza, si chiede disponibilità a fornire informazioni, a farsi trovare in orari diversi dai soliti.
A fissare un appuntamento d'urgenza in un giorno pre-festivo.

Per qualcuno questi fattori sono pochi importanti. Per altri sono molto importanti.
Certo. Il lavoro che internet e i comparatori è convincere tutti i clienti che loro stanno acquistando solo prodotti e non servizi. E quindi nullificano la complessità del prodotto in una semplificazione estrema.

Però proprio stamattina una cliente mi ha chiamato (dopo averle fatto il finanziamento l'anno scorso) per chiedermi delle informazioni molto personali e riservate su come tirarsi fuori da un problema finanziario enorme per cui non aveva una soluzione immediata.
Non sapeva a chi rivolgersi e ha pensato a me.
Io ho risposto, ho ascoltato e ho capito il problema.
E ho dato una soluzione in base alla mia esperienza.
Il tutto a zero costi del cliente perchè considero questo servizio parte del mio lavoro.
Per I MIEI CLIENTI.
Ma spesso non solo.

Quanto vale questo?
Lascio a voi la risposta.

Grazie per l'attenzione.

giovedì 8 settembre 2022

inflazione, cosa è e come funziona

Spesso ci sono parole che risuonano nei mass-media, nei TG e sui giornali in modo ossessivo.

Magari per mesi o anni non se ne sentiva parlare poi, tutto ad un tratto, ecco che non sembra riuscire altro se non quella parola.

Chi mai aveva sentito parlare di "SPREAD" prima del 2011/2012? E poi sono venute parole come "resilienza", come "austerità", come "spending review", come "fiscal compact" e così via....

La parola inflazione è una di quelle che, un tempo, erano molto in uso e che poi sono finite del dimenticatoio. Per poi tornare in auge.

Ma cosa è l'inflazione? Ed è davvero un problema?

Vediamo di rendere le cose facili.
Anedotto: quando andai all'università, studiando un esame di economia ci misi una settimana a capire cosa fosse l'inflazione. Decine e decine di pagine.
La capii così tanto che non riusciamo a spiegarla a nessuno senza rendere il concetto ancora più difficile.

Scoprii in quel momento che se non sai spiegare una cosa, forse, non l'hai capita bene. Cioè ti manda la semplicità del concetto base. E non riesce a renderlo comprensibile.

Studiai di nuovo l'inflazione e grazie ad un percorso di formazione specifico, finalmente la capii.

Ed eccola qui per te. Con un disegno

STESSA PRODUZIONE – PIU’ DENARO IN CIRCOLO

L’inflazione, evento economico che ci viene descritto come complesso da spiegare e dai molteplici effetti distruttivi altro non è che l’aumento di denaro circolante senza un corrispettivo aumento di produzione reale (beni o servizi).

Così la stessa quantità di produzione viene ora “simboleggiata” da maggiori quantità di denaro. Ne deriva che le cose prodotte, prese una per una, sembreranno più CARE
Ovvero occorrerà più denaro per scambiarle sul mercato.
Ciò è ovvio, visto che più denaro si va a ripartire sulle stesse quantità di produzione degli anni precedenti.

Ma quindi l'aumento dei prezzi? Non dipende dall'aumento deciso da chissà chi? L'aumento dei prezzi di qualcosa può in effetti derivare da una semplice decisione di aumentare i prezzi.
Se chi vende un prodotto (tipicamente una materia prima o una fonte energetica) in regime di monopolio (c'è l'ha solo lui!!) decide che il prezzo deve essere maggiore, il prezzo salirà. E questo comporterà tutta una serie di cambiamenti negli altri prezzi.
Ma il discorso inflattivo non cambia.

Ma occorre precisare che questo aumento del prezzo non è per forza dovuto ad una improvvisa "scarsità" del materiale. Può essere dovuto a molti fattori. Primo di tutti il fattore "SPECULAZIONE" che altro non è che una modalità operativa economica per cui una persona con dei privilegi particolari (informativi, di monopolio o altri) riesce a manipolare una operazione finanziaria a solo suo unico vantaggio e a danno degli altri o del mercato.
Esempio: sapevi che il costo base di alcune materie prime energetiche il cui costo sta schizzando alle stelle (parliamo del gas ad esempio) non è aumentato in modo sostanziale? Eppure per l'utilizzatore finale c'è stato un aumento stratosferico.
Dove è aumentato il prezzo?
In una parte intermedia in cui alcuni operatori hanno deciso che quello fosse il prezzo.

Ma tornando all'inflazione, cosa comporta? Innanzitutto una inflazione moderata (diciamo intorno al 3-5% annuo) è qualcosa di fisiologico. In pratica è impossibile che il sistema non assorba delle minime variazioni di prezzo distribuendola per il sistema (dissipazione dell'urto).
Fisiologico significa che se esiste un pò di inflazione, questa può essere gestita con relativa facilità. E non comporta perdite o disturbi.
Una inflazione maggiore invece comincia a creare problemi.
1. Adeguamento continuo dei prezzi. I prezzi cambiano troppo velocemente e questo danneggia il funzionamento del sistema. Dalle piccola aziende ai contratti alle grandi strutture, ai salari etc.
2. Creazione di aspettative emotive sbagliate. L'economia prospera quando c'è fiducia. Quando l'inflazione è troppo grande, subentra la sfiducia nel fare impresa e economia e tutto ne risente.

L'inflazione è un problema? NO.
L'inflazione è solo un segnale di qualcosa che non va. E' una spia di segnalazione, un misuratore. Non è il problema.
Quando il quadro della macchina ci mostra una spia rossa, quello non è un problema. E' solo l'evidenza che c'è un problema.
Lo stesso per l'inflazione.

Grazie per l'attenzione.

lunedì 29 agosto 2022

Criptovalute: opportunità o grande bluff? (3a parte)

Quindi, in conclusione, le criptovalute sono una opportunità o una truffa?

Ovviamente non si può rispondere in modo perentorio e definitivo a questa domanda, cercando di rimanere moralmente onesti nel proprio giudizio.
Sarebbe come stabilire a PRIORI se un coltello sia o meno uno strumento di morte oppure fosse un utile utensile da cucina.

L'uso che se ne fa nel concreto determina quale delle 2 posizioni prevale.
Però, come per il coltello, sicuramente la nascita delle criptovalute nasce da una esigenza. Ovvero quella di creare un sistema di interscambio di valore (in parole povere la funzione della moneta) al di fuori dei circuiti bancari consueti.

I motivi sono vari. E probabilmente questo esplorare queste potenzialità, porta con se la potenzialità di aprire nuovi orizzonti finanziari attualmente non pienamente compresi.

Ci sono delle situazioni (non tanto in Italia ma in alcuni paesi del mondo) in cui il bitcoin (più di altre criptovalute) è andato a sostituire la "classica" moneta circolante e le valute come il dollaro. Un esempio è il LIBANO di questi anni, paese sprofondato in una incredibile crisi finanziaria che sta andando avanti con la genialità dei singoli cittadini che usano le criptovalute per mantenere funzionante il sistema finanziario nazionale (per volesse approfondire si veda https://www.nicolaporro.it/crypto-nft/universita-libanese-blockchain-e-crypto-per-contrastare-la-crisi-nel-paese/ oppure https://www.ofcs.it/economia/libano-la-sfiducia-nelle-banche-provoca-un-boom-di-bitcoin/#gsc.tab=0)

Ma è anche vero che le criptovalute, permettendo lo scambio di denaro al di fuori dei normali circuiti bancari, ha anche avuto un largo uso da parte di criminali comuni e criminalità organizzata per scambi di merce non propriamente legale. Armi, droga e forse anche cose peggiori.

E' sicuro, però, che nella quotidianità questo concetto e questo mercato (quello delle criptovalute) venga usato come specchietto per le allodole e come trucco da prestigiatore per nascondere schemi truffaldini di finti investimenti.
Ora è un pò di moda.

Ti contatto via telefono, ti faccio la pubblicità o mi avvicino a te come fossi un promotore finanziario e accecandoti con mielose parole di facili guadagni in un mercato che sembra il campo dei zecchini d'oro del Gatto e la Volpe di collodiana memoria, il gioco è fatto.
Così si mette in piedi il solito e funzionale schema PONZI, in cui si finge che ci sia un sistema di investimento che funziona ma poi alla fine solo i più furbi guadagnano sulla pelle di moltissimi disgraziati che perdono tutto (dedicheremo un post apposito sugli schemi PONZI, su cosa sono, come funzionano e perchè si chiamano così).

Le prove di quanto diciamo? Beh, una delle più grandi truffe degli ultimi anni è stata la criptovaluta ONE COIN. Anche se in realtà probabilmente non è neanche mai partita, in pochi anni questa finta criptovaluta ha drenato e fatto sparire 4 miliardi di dollari e truffato circa 3 milioni di investitori. (si veda qui 
https://innovazione.tiscali.it/fintech/articoli/truffa-onecoin-e-poyais/ e qui https://www.balcanicaucaso.org/aree/Bulgaria/One-Coin-storia-della-criptovaluta-che-ha-ingannato-il-mondo-207095 ma il web è pieno di articoli su questa storia).
La cosa curiosa è che noi abbiamo conosciuto ONE COIN quando non la conosceva nessuno, essendo stati invitati ad una riunione esclusiva con persone vicino ai gran capi. Molti anni fa. Quando ancora nessuno sospettava che le cripto potessero essere usate come pretesto per delle truffe. Mi ricordo che alla fine della presentazione tecnica della nuova frontiera del guadagno milionario, novella bitcoin, posi delle semplici domande tecniche sul meccanismo di creazione del valore della moneta e su quali basi sapessero che in pochi anni quella cripto avrebbe aumentato il suo valore.
La pochezza della preparazione degli interlocutori fu sufficiente per comprendere.

Anche da poco, nel Veneto abbiamo avuto lo scoperchiamento di un'altra truffa. Qui nessuna nuova cripto ma solo promesse di rendimenti elevati sugli investimenti sul mercato delle criptovalute. Cifre più basse, solo 100 milionni di euro e circa 6000 persone che hanno perso un mucchio di soldi. Ma il concetto è quello (https://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/cronaca/22_agosto_17/treviso-truffa-criptovalute-scomparsi-100-milioni-euro-tre-indagati-549c27d6-1e72-11ed-86e2-51fb1c7b912a.shtml).

Morale?
Si fa leva sempre sulla relativa ignoranza delle persone. Che non significa che le persone siano stupide. Non solo sono. Anche se spesso ci si intestardisce a voler credere a qualcosa a dispetto di qualsiasi evidenza.
La soluzione è informarsi.
Certo.
Non si può sapere tutto di tutti. Ed infatti, proprio per questo, è necessario trovare persone di fiducia con cui il rapporto si stabilisce pian piano nel corso del tempo e di cui sia possibile verificare la professionalità e affidabilità.

Gente come noi, ad esempio.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE.

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