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venerdì 29 gennaio 2021

Denaro elettronico? Ne sappiamo abbastanza?

E' un tema sulla bocca di tutti: i pagamenti digitali.

E' una rivoluzione strisciante (ma neppure tanto) che sta cambiando la nostra quotidianità.

Ma siamo sicuri di averne valutato con attenzione tutti i pro e i contro? Secondo me no.

E' un pò come è avvenuto con l'avvento degli smartphone.
Dalla presentazione (ormai diventata fenomeno di culto) di Steve Job del primo Iphone, il mondo non è più stato lo stesso.

Ma avete presente come era la vita delle persone prima del 2007? Sono passati solo 13 anni eppure sembra che parliamo di secoli.

Con l'uso della moneta elettronica accadrà la stessa cosa. Ecco perchè fare qualche riflessione è d'obbligo.

In primo luogo, prima di capire cosa sia il denaro (moneta) elettronica, si dovrebbe fare un passo indietro e comprendere cosa sia il denaro in primo luogo.

Credo che parlare di denaro elettronico senza sapere bene cosa sia il denaro, sia come parlare di capacità di uno smartphone senza aver compreso cosa sia la comunicazione.

Per comprendere meglio il concetto base del denaro vi suggerisco (molto umilmente) di andare a rivedere i 4 post che su questo blog ho scritto (vai qui).

Ora possiamo vedere che la moneta elettronica non è altro che denaro (e quindi una idea) che viaggia sotto forma di informazioni digitali e non su un substrato fisico. Quando dal nostro portafoglio tiriamo fuori la nostra carta di credito o il nostro bancomat, pensiamo che quella tessera di plastica SIA il denaro. Ma non è così. Quello è solo un veicolo, un contenitore. E' un portafogli. Non è il denaro. Al punto che, come un portafoglio reale, può essere pieno di soldi o vuoto.

La moneta elettronica può quindi essere contenuta sia in una tessera di plastica ma anche dentro un cellulare. Qualcuno pensa che possa essere messa anche da altre parti. In una carta di identità, in un anello, in un braccialetto. Addirittura in un chip da inserire sottopelle, in modo che per pagare non dobbiamo far altro che avvicinare ad un sensore il nostro polso o il nostro braccio.

Succederà? Si, molto probabile. Lo scenario in cui noi stessi siamo i contenitori del nostro denaro (il denaro addosso) è tutt'altro che assurdo o improbabile.

Quale è il pericolo? Non è il denaro elettronico in se e per se. E' che la mancata comprensione del denaro porta a pericoli di gestione di un fenomeno quando questo si allontana dalla materialità della cosa.

L'esistenza di monete metalliche prima o di cartamoneta dopo, tiene agganciato il concetto di denaro ad una fisicità che evita la perdita di controllo del concetto.

E soprattutto la proprietà.

Oggi, infatti, mettendo le nostre ricchezze sotto forma di bit digitali, poniamo queste (le ricchezze ovvero i nostri capitali in denaro) a rischio di nuovi pericoli. Che sono fondamentalmente 2:

1. Il pericolo di furto da parte di nuovi tipi di ladri. Questi sono esperti di informatica e di computer, conoscono bene un mondo di cui noi invece non sappiamo praticamente niente. L'ignoranza delle persone di questo nuovo universo informatico è massima. Il fatto che si sappia usare un bancomat, navigare su Google o usare Facebook non significa conoscere il web e il computer.

2. Il pericolo di perdita del controllo del denaro. Se i miei soldi sono gestiti a livello informatico, una banca, un governo o un qualsiasi ente può subentrare a me nella gestione e nel controllo di questo denaro. Certo, suona strano che ci si debba preoccupare di cosa uno Stato può farci. Sembra assurdo. Oppure, come qualcuno dice, solo un criminale può avere paura dello Stato, non certo un cittadino onesto.

Questo non è vero. Uno Stato, un qualsiasi Stato non è un ente perfetto. Ne lo è questa cosa chiamata Banca. Le prove sono sotto gli occhi di tutti.

Questo è stato solo un esempio di qualche tempo fa. E' capitato ad Unicredit: https://amp.ilgiornale.it/news/cronache/tuo-conto-stato-azzerato-altro-caos-i-clienti-unicredit-1890183.html . Leggi.... vedrai cosa potrebbe capitare in futuro se non si prendono gli opportuni provvedimetni.

E lo stato potrebbe avere leggi ingiuste.

Adesso si parla di stimolo dei pagamenti elettronici come metodo per combattere l'evasione fiscale. Abbiamo già discusso di questo, mostrando la non veridicità di questo concetto.
Con il cashback, l'ultimo governo ha spinto le persone a fare queste cose.

Era prevedibile.

Quindi? Moneta elettronica si o moneta elettronica no? Ovviamente si ma ci vuole istruzione. Ci vuole conoscenza. E ovviamente questa non la troviamo da nessuna parte.

Nessuna Camera di commercio, scuola, comune e parti dello Stato ha creato corsi di formazione per adulti e ragazzi per aumentare la comprensione della cosa.

Cosa succederà? Sempre più caos. E la finanza, il denaro diventerà un soggetto ancora più oscuro e complesso.

Il mio suggerimento è seguire questo blog e seguirci nella preparazione della nostra soluzione a tutto questo ovvero il metodo MASTER-MONEY, il cui scopo è proprio insegnare a gestire denaro e finanze.

Grazie mille per l'attenzione

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