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mercoledì 15 giugno 2022

Il finanziamento a privati - parte 1 (il prestito personale)

 

Capita nella vita di dover aver bisogno di un finanziamento.
I motivi possono essere i più diversi: ci si può trovare dinnanzi ad una spesa imprevista oppure dinnanzi alla necessità di acquistare un bene utile per se o la famiglia.

Oppure trovarsi di fronte ad un buon affare che necessita di essere concluso in quel momento e che non sarebbe ottimale rimandare al futuro.

Il mercato bancario offre la possibilità di avere un finanziamento che altro non è che un prestito di denaro che va ripagato con delle quote di rimborso per un tempo predeterminato.
Nella quota di rimborso (chiamata semplicemente rata) rimborsiamo alla banca (o istituto finanziario che ci ha concesso il finanziamento) 2 tipi di denaro: la quota-capitale in cui restituiamo pian piano i soldi che ci sono stati prestati e la quota-interessi in cui paghiamo pian piano un compenso a chi ci ha dato i soldi per questo servizio.

Le due principali forme di finanziamento usate in Italia sono il prestito personale e la cessione del quinto (dello stipendio o della pensione).

PRESTITO PERSONALE:
Il prestito personale è una forma di finanziamento più recente dell'altra e, come dice il nome, è un prestito fatto su misura alla persona. Cosa significa questo? Che quel servizio (il denaro prestato) viene approvato in quei termini e in quei modi SOLO e UNICAMENTE a quella persona che lo ha richiesto e dopo attenta valutazione delle caratteristiche di quella persona. Ecco perchè "personale".

Quali caratteristiche? Innanzitutto la situazione lavorativa. Quindi tipo di lavoro, anzianità e reddito percepito. E poi (molto importante) viene esaminato il comportamento della persona nel suo passato riguardo ad altri finanziamenti. Se ne ha fatto, quanto erano grandi, quale durata avevano e in particolare come è andata la regolarità della restituzione del finanziamento.

Vengono valutate anche altre cose (in misura minore) quali situazione familiare dell'individuo, luogo di lavoro e altri parametri socio-economici come il fatto di vivere da molto o poco tempo nella stessa casa.

Perchè si esaminano tutti questi fattori? Perchè la banca (o chi eroga i soldi) non ha nessuna altra garanzia che i soldi prestati le ritornino con i tempi e i modi concordati se non la FIDUCIA nella persona. Non c'è nessuna garanzia reale. Quindi la banca si assicura che il finanziato sia una persona che abbia delle caratteristiche tali da minimizzare i rischi di insolvenza (incapacità di pagare regolarmente le rate).

Per fare questo assegna un punteggio totale (chiamato merito creditizio) al richiedente che deriva dalla somma di tanti piccoli punteggi assegnati  ad ogni parametro positivo che viene riscontrato. Esempio: se lavori da tot tempo, ti do 2 punti, se lavori da poco 1 punto. Se abiti in casa di proprietà 5 punti, se abiti in casa di affitto 2 punti. E così via.

Questo punteggio è assegnato in modo arbitrario (ogni banca/finanziaria ha i suoi criteri interni) e probabilmente varia da periodo o a periodo. Si basa su ricerche statistiche. Se ad esempio una indagine statistica mostra che la maggior parte delle persone che non pagano regolarmente i prestiti (diciamo il 70%) sono single mentre solo il 30% delle persone sposate mancano di essere regolari con i pagamenti... è possibile che nel punteggio di merito creditizio una persona sposata prenda 5 punti mentre una persona single ne prenda 2. E' solo un esempio inventato per mostrare il meccanismo di base.

Un pò come le assicurazioni che in base alla provincia di residenza cambiano le tariffe per le RC auto in base al numero dei sinistri dell'area considerata.

Ovviamente entrano in gioco anche gli importi richiesti. Un conto è chiedere 5.000 euro e un conto è chiedere 50.000 euro. Una somma molto grande prestata ad una sola persona espone la banca ad un rischio maggiore rispetto ad un prestito minore. Se anche avessimo 100.000 euro da prestare sul mercato, è diverso prestare 10.000 euro a 10 persone diverse piuttosto che 20.000 euro a 5 persone. Nel primo caso abbiamo un frazionamento del rischio e quindi un rischio complessivo minore.

L'approvazione di un prestito avviene quando il merito creditizio è superiore ai minimi richiesti dalla banca.

E in ogni caso non ci devono essere episodi di ritardo di pagamento di precedenti finanziamenti.

Ogni banca, infatti, ha la possibilità di consultare un enorme archivio chiamato CRIF (ce ne sono anche altri ma questo è il principale) in cui ogni operazione finanziaria del cliente è conservata per un tot di anni. Positiva o negativa che sia. E' scorretto quindi pensare che si è "segnalati in CRIF" solo per episodi negativi. Non è così.

Anzi. E' una cosa favorevole al merito creditizio avere operazioni precedenti andate a buon fine. Se una banca deve decidere a chi dare 10.000 euro, preferisce prestarli a qualcuno che in passato ha già fatto finanziamenti piuttosto che a chi non ne ha mai fatti. Anche se a prima vista può sembrare un merito non aver mai chiesto prestiti. Non è così. Se non si sono mai richiesti prestiti, una banca non può sapere come ci comporteremo e sarà più prudente nel concedere un finanziamento. Magari chiediamo 20.000 euro e ce ne accorderanno solo 5.000.

Quali sono i vantaggi di un prestito personale?

1. La rapidità. Un prestito personale moderno viene gestito in tempi rapidissimi. Non vi sono molte regole da rispettare perchè la decisione di come procedere non deriva da una legge/normativa ma solo dalla volontà della banca. In genere una istruttoria e delibera di un prestito personale può richiedere poche ore o al massimo pochi giorni (1-2 giorni). E' più raro quando un prestito personale (se non ci sono fondi pubblici che derivano da leggi particolari) necessità di una settimana per la delibera. Subito dopo la delibera, l'erogazione è immediata.

2. La flessibilità. Un prestito personale può essere erogato per poche migliaia di euro (in genere da 2/3000 euro in su) fino a cifre che oggi toccano i 70.000/75.000 euro. Inoltre vi sono meno limiti riguardo l'entità della rata e la durata del prestito. Ci sono in genere dei paletti dovuti alla consuetudine (esempio la durata massima è in genere 10 anni e la rata generalmente non deve superare il 33/45% del reddito medio mensile) ma è comunque possibile ottenere una deroga a tali paletti senza incorrere in violazione di normative.

3. La snellezza dell'istruttoria. I documenti richiesti per un prestito personale possono essere spesso molto limitati. Documento di identità, tessera sanitaria/fiscale, documento di reddito sono gli essenziali. Vengono richiesti talvolta una evidenza di conto corrente oppure una evidenza di residenza. In ogni caso tutti i documenti richiesti sono quasi sempre nella completa disponibilità del richiedente.

E' anche giusto evidenziare quali siano i limiti/difetti del prestito personale.

Il più sostanzioso limite di un prestito personale è proprio l'analisi di situazioni passate del richiedente.
Se la persona che vuole un prestito dovesse essere incorsa in ritardi di pagamenti su precedenti prestiti o aver avuto un qualsiasi tipo di disguido di questo tipo (i disguidi sono potenzialmente tantissimi e spesso le persone non ne sono consapevoli. Ad esempio capita spesso che una persona mette la propria firma a "garanzia" di un prestito di qualcun altro, un amico o un parente e che questo finanziamento ANCHE QUANDO SIA STATO RIPAGATO abbia subito dei ritardi nel pagamento rate. Questo comporta automaticamente l'impossibilità di avere a sua volta un nuovo prestito. Non ha fatto niente di male ma è comunque bloccato).

Per avere un prestito personale occorre non solo avere un reddito ampio e non essere pieni di troppi debiti. Ma occorre anche essere perfetti nel pagamenti di precedenti finanziamenti.
Questo è il più grande limite del prestito personale.

Un limite del prestito personale è che la normativa generale lo inquadra come credito al consumo e ne prevede l'uso per utilizzi del consumatore. Detto in parole più semplici significa che questo prestito potrebbe essere concesso per motivi specifici che vanno dichiarati in fase di istruttoria, come l'acquisto di un'auto, la ristrutturazione di un immobile e così via. Questo, sebbene non sia un limite totale, è comunque un aspetto che ne limita l'uso o la concessione.

Altro limite del prestito personale è la soggettività dell'approvazione. Non essendoci dei parametri definiti per legge, l'approvazione o meno di un finanziamento è completamente lasciata nelle mani della banca/istituto di credito che presta i soldi. Può accadere che un soggetto possegga tutti i requisiti teorici per l'ottenimento di un prestito ma la banca decida ugualmente (per ragioni che è lungo e complesso spiegare qui ma che esulano dal merito creditizio del richiedente) di non procedere con l'operazione.

Poi, proprio per questa rischiosità dell'operazione, in genere il costo di un prestito personale è decisamente impegnativo. Ovviamente in termini relativi. Perchè il mercato fluttua e un prestito fatto 4 anni fa potrebbe avere dei costi molto, molto diversi da quello fatto oggi.
In genere il tasso è ancorato al rischio. Quindi è probabile che un finanziamento con un merito creditizio basso venga finanziato ma solo a tassi di interesse decisamente sopra la media.

LA DESCRIZIONE DEL FINZIAMENTO TRAMITE CESSIONE DEL QUINTO CONTINUA NEL PROSSIMO ARTICOLO.



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