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mercoledì 15 giugno 2022

Il finanziamento a privati - parte 2 (la cessione del quinto)

 

Continuiamo il nostro viaggio nell'esame dei modi e delle caratteristiche dei finanziamenti.

Nel precedente post abbiamo parlato del prestito personale. E ne abbiamo illustrato i pregi ma anche i difetti.

Il difetto più grande di un prestito personale diventa anche il pregio più importante del secondo tipo di finanziamento che si può ottenere in Italia ovvero la cessione del quinto del proprio stipendio o della propria pensione.

CESSIONE DEL QUINTO:
La cessione del quinto (della pensione o dello stipendio) è una forma di finanziamento che è stata creata molti anni fa, nell'immediato dopoguerra. Essa è disciplinata da varie normative (L. 180/1950 e L. 80/2005 più alcune circolari ministeriali del 2015) ed è quindi una figura giuridica molto precisa e quasi nessuna interpretazione.

La cessione del quinto (per comodità CQS) è una forma di finanziamento dedicato a dipendenti e pensionati in cui vien meno il problema della fiducia nella capacità di rimborso del richiedente. Nel senso che le verifiche di fattibilità del finanziamento non sono più soggettive (valutazione anche dei comportamenti) ma diventano oggettive.

Il meccanismo della CQS è semplice: il dipendente sottoscrive un contratto di finanziamento, riceve i soldi e la rata dovuta gli viene direttamente detratta in busta paga (dalla pensione) e versata per suo conto dalla sua azienda o dall'istituto pensionistico che gli eroga la pensione.

Il finanziamento tramite CQS viene concesso quando esistono dei requisiti lavorativi specifici e non va a guardare i comportamenti passati del richiedente. Diventa, quindi, l'unico modo di poter avere un finanziamento quando altre banche e/o finanziarie abbiano bocciato la richiesta di un prestito personale.

Ma la CQS ha molteplici caratteristiche che la rendono un finanziamento validissimo anche di per se, e non solo come soluzione di seconda battuta in caso di non ottenimento del prestito. Soprattutto negli ultimi anni, molte persone hanno scoperto che i vantaggi dell'avere un finanziamento tramite CQS sono maggiori rispetto ad un finanziamento tramite prestito personale. Quali vantaggi? Vediamoli.

1. Obiettività della valutazione. Un richiedente saprà subito e in base a dei parametri oggettivi se può o meno ottenere questo tipo di finanziamento. E la valutazione non necessita di un'istruttoria complessa.

2. Possibilità di finanziamento anche in presenza di segnalazioni come "cattivo pagatore" in CRIF. Tramite la CQS è possibile ottenere un finanziamento anche se in passato si hanno avuto dei "disguidi" su precedenti finanziamenti. Questi disguidi possono essere leggeri (una o più rate pagate in ritardo), pesanti (il mancato rimborso di parte o della totalità di un prestito personale) o anche gravi (il protesto di un assegno emesso a vuoto oppure il mancato pagamento di una cambiale).

3. Nessuna necessità di giustificare il finanziamento. La CQS non richiede valutazione dell'uso del denaro ed è quindi un finanziamento di pura liquidità. Non si deve dichiarare l'uso che se andrà a fare e vi è completa libertà di come usare i soldi ottenuti tramite prestito.

4. Possibilità di ottenere cifre importanti. Con una CQS si può giungere ad avere con relativa facilità 70/80 mila euro. Ma ci sono stati casi particolari in cui si è potuto erogare anche di più. Per merito dell'oggettività della valutazione, è facile calcolare quanto sia il massimo ottenibile da un richiedente. Con pochi documenti (Busta paga, Cedolino pensione o CUD) è possibile stabilire quanto sia il massimo erogabile caso per caso. Non essendoci merito creditizio, l'aumento dell'importo richiesto non modifica le probabilità di ottenere un finanziamento come avviene invece per un prestito personale.

5. Costi contenuti e tassi di interesse più bassi. Il finanziamento tramite CQS è spesso convenzionato con aziende, strutture e apparati (pubblici o statali) e anche con gli enti previdenziali. Tali convenzioni permettono l'applicazione di tassi di interesse particolarmente vantaggiosi. Non sempre una CQS è più vantaggiosa di un prestito personale di pari importo, non sempre. Ma ciò accade spesso.

6. Possibilità di ottenere un finanziamento fino agli 88 anni di età. I prestiti personali hanno dei limiti molto stringenti in materia di età del richiedente. La norma è che un prestito personale debba essere chiuso (finito di pagare) entro i 75 anni di età. Rari i casi di banche che permettono di arrivare a 78 anni. La CQS (sulla pensione in questo caso) invece permette di richiedere un finanziamento a quelle persone per cui la soluzioni dei prestiti personali è sbarrata.

7. Assenza di costo rata o di preoccupazione dei rimborsi. Una volta che la CQS è stata approvata, il richiedente non deve preoccuparsi più di niente. Per la natura stessa del finanziamento (che viene trattenuto alla fonte) non può accadere che il soggetto finanziato si dimentichi di pagare oppure non abbia i soldi sul conto corrente per coprire la sua rata. La trattenuta in busta paga (pensione) è gratuita.

8. Possibilità di rinnovo dell'operazione di finanziamento. E' facoltà del richiedente poter rinnovare l'operazione di finanziamento trascorsi i 2/5 del tempo di rimborso. Al momento del rinnovo la rata e i tempi di rimborso della nuova operazione possono essere cambiati. Il rinnovo della CQS porta quasi sempre all'ottenimento di nuova liquidità, con una proceduta molto snella.

Come si può evincere, la CQS presenta molti e importanti vantaggi rispetto al prestito personale. In moltissimi casi la CQS diventa l'unica possibilità per ottenere un finanziamento.

Quali sono, invece, gli svantaggi?

Il primo svantaggio della CQS è che tale operazione non può essere richiesta da un lavoratore autonomo, da un libero professionista e da una partita iva individuale. Solo i dipendenti di società, i dipendenti pubblici, i dipendenti statali e i pensionati possono accedere a questa forma di finanziamento. Al momento sono esclusi dall'accesso ad una CQS anche i dipendenti di ditte individuali o di società di persone (in passato vi è stato un periodo in cui anche i dipendenti delle società di persone potevano beneficiare di un finanziamento CQS)

Un secondo svantaggio della CQS è riservato ai dipendenti di società private. In questo caso esistono delle verifiche di merito che vengono effettuate sull'azienda datrice di lavoro. Se un dipendente lavora per una società privata con pessimi bilanci aziendali o in difficoltà economica, la pratica di finanziamento può essere bocciata.

Un terzo svantaggio è la relativa velocità dell'operazione di finanziamento tramite CQS. Qui ci troviamo in mezzo a situazioni che presentano una fortissima variabilità. In alcuni casi il richiedente la CQS può vedere il suo finanziamento completarsi negli stessi tempi di un prestito personale (diciamo 5/6 giorni lavorativi dalla prima richiesta) altre volte dover aspettare 15 giorni o anche più a seconda della problematica di relazione con il datore di lavoro. Anche se questo era più vero in passato che oggi, con i nuovi sistemi di comunicazione digitale come la PEC (Posta Elettronica Certificata) che sostituisce le raccomandata cartacee.

Infatti nella pratica della CQS, banca e amministrazione dell'azienda comunicano e interagiscono scambiandosi alcuni documenti durante l'istruttoria. In taluni casi questo scambio avviene in giornata e quindi si va veloci. In altri casi l'azienda può ritardare l'invio del documento richiesto per molti giorni creando un ritardo su tutta la pratica.

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Questa proposta è stata una carrellata di informazioni su i 2 tipi principali di finanziamento che un cittadino italiano (o un residente in Italia) può richiedere.

Grazie mille per l'attenzione.

Il finanziamento a privati - parte 1 (il prestito personale)

 

Capita nella vita di dover aver bisogno di un finanziamento.
I motivi possono essere i più diversi: ci si può trovare dinnanzi ad una spesa imprevista oppure dinnanzi alla necessità di acquistare un bene utile per se o la famiglia.

Oppure trovarsi di fronte ad un buon affare che necessita di essere concluso in quel momento e che non sarebbe ottimale rimandare al futuro.

Il mercato bancario offre la possibilità di avere un finanziamento che altro non è che un prestito di denaro che va ripagato con delle quote di rimborso per un tempo predeterminato.
Nella quota di rimborso (chiamata semplicemente rata) rimborsiamo alla banca (o istituto finanziario che ci ha concesso il finanziamento) 2 tipi di denaro: la quota-capitale in cui restituiamo pian piano i soldi che ci sono stati prestati e la quota-interessi in cui paghiamo pian piano un compenso a chi ci ha dato i soldi per questo servizio.

Le due principali forme di finanziamento usate in Italia sono il prestito personale e la cessione del quinto (dello stipendio o della pensione).

PRESTITO PERSONALE:
Il prestito personale è una forma di finanziamento più recente dell'altra e, come dice il nome, è un prestito fatto su misura alla persona. Cosa significa questo? Che quel servizio (il denaro prestato) viene approvato in quei termini e in quei modi SOLO e UNICAMENTE a quella persona che lo ha richiesto e dopo attenta valutazione delle caratteristiche di quella persona. Ecco perchè "personale".

Quali caratteristiche? Innanzitutto la situazione lavorativa. Quindi tipo di lavoro, anzianità e reddito percepito. E poi (molto importante) viene esaminato il comportamento della persona nel suo passato riguardo ad altri finanziamenti. Se ne ha fatto, quanto erano grandi, quale durata avevano e in particolare come è andata la regolarità della restituzione del finanziamento.

Vengono valutate anche altre cose (in misura minore) quali situazione familiare dell'individuo, luogo di lavoro e altri parametri socio-economici come il fatto di vivere da molto o poco tempo nella stessa casa.

Perchè si esaminano tutti questi fattori? Perchè la banca (o chi eroga i soldi) non ha nessuna altra garanzia che i soldi prestati le ritornino con i tempi e i modi concordati se non la FIDUCIA nella persona. Non c'è nessuna garanzia reale. Quindi la banca si assicura che il finanziato sia una persona che abbia delle caratteristiche tali da minimizzare i rischi di insolvenza (incapacità di pagare regolarmente le rate).

Per fare questo assegna un punteggio totale (chiamato merito creditizio) al richiedente che deriva dalla somma di tanti piccoli punteggi assegnati  ad ogni parametro positivo che viene riscontrato. Esempio: se lavori da tot tempo, ti do 2 punti, se lavori da poco 1 punto. Se abiti in casa di proprietà 5 punti, se abiti in casa di affitto 2 punti. E così via.

Questo punteggio è assegnato in modo arbitrario (ogni banca/finanziaria ha i suoi criteri interni) e probabilmente varia da periodo o a periodo. Si basa su ricerche statistiche. Se ad esempio una indagine statistica mostra che la maggior parte delle persone che non pagano regolarmente i prestiti (diciamo il 70%) sono single mentre solo il 30% delle persone sposate mancano di essere regolari con i pagamenti... è possibile che nel punteggio di merito creditizio una persona sposata prenda 5 punti mentre una persona single ne prenda 2. E' solo un esempio inventato per mostrare il meccanismo di base.

Un pò come le assicurazioni che in base alla provincia di residenza cambiano le tariffe per le RC auto in base al numero dei sinistri dell'area considerata.

Ovviamente entrano in gioco anche gli importi richiesti. Un conto è chiedere 5.000 euro e un conto è chiedere 50.000 euro. Una somma molto grande prestata ad una sola persona espone la banca ad un rischio maggiore rispetto ad un prestito minore. Se anche avessimo 100.000 euro da prestare sul mercato, è diverso prestare 10.000 euro a 10 persone diverse piuttosto che 20.000 euro a 5 persone. Nel primo caso abbiamo un frazionamento del rischio e quindi un rischio complessivo minore.

L'approvazione di un prestito avviene quando il merito creditizio è superiore ai minimi richiesti dalla banca.

E in ogni caso non ci devono essere episodi di ritardo di pagamento di precedenti finanziamenti.

Ogni banca, infatti, ha la possibilità di consultare un enorme archivio chiamato CRIF (ce ne sono anche altri ma questo è il principale) in cui ogni operazione finanziaria del cliente è conservata per un tot di anni. Positiva o negativa che sia. E' scorretto quindi pensare che si è "segnalati in CRIF" solo per episodi negativi. Non è così.

Anzi. E' una cosa favorevole al merito creditizio avere operazioni precedenti andate a buon fine. Se una banca deve decidere a chi dare 10.000 euro, preferisce prestarli a qualcuno che in passato ha già fatto finanziamenti piuttosto che a chi non ne ha mai fatti. Anche se a prima vista può sembrare un merito non aver mai chiesto prestiti. Non è così. Se non si sono mai richiesti prestiti, una banca non può sapere come ci comporteremo e sarà più prudente nel concedere un finanziamento. Magari chiediamo 20.000 euro e ce ne accorderanno solo 5.000.

Quali sono i vantaggi di un prestito personale?

1. La rapidità. Un prestito personale moderno viene gestito in tempi rapidissimi. Non vi sono molte regole da rispettare perchè la decisione di come procedere non deriva da una legge/normativa ma solo dalla volontà della banca. In genere una istruttoria e delibera di un prestito personale può richiedere poche ore o al massimo pochi giorni (1-2 giorni). E' più raro quando un prestito personale (se non ci sono fondi pubblici che derivano da leggi particolari) necessità di una settimana per la delibera. Subito dopo la delibera, l'erogazione è immediata.

2. La flessibilità. Un prestito personale può essere erogato per poche migliaia di euro (in genere da 2/3000 euro in su) fino a cifre che oggi toccano i 70.000/75.000 euro. Inoltre vi sono meno limiti riguardo l'entità della rata e la durata del prestito. Ci sono in genere dei paletti dovuti alla consuetudine (esempio la durata massima è in genere 10 anni e la rata generalmente non deve superare il 33/45% del reddito medio mensile) ma è comunque possibile ottenere una deroga a tali paletti senza incorrere in violazione di normative.

3. La snellezza dell'istruttoria. I documenti richiesti per un prestito personale possono essere spesso molto limitati. Documento di identità, tessera sanitaria/fiscale, documento di reddito sono gli essenziali. Vengono richiesti talvolta una evidenza di conto corrente oppure una evidenza di residenza. In ogni caso tutti i documenti richiesti sono quasi sempre nella completa disponibilità del richiedente.

E' anche giusto evidenziare quali siano i limiti/difetti del prestito personale.

Il più sostanzioso limite di un prestito personale è proprio l'analisi di situazioni passate del richiedente.
Se la persona che vuole un prestito dovesse essere incorsa in ritardi di pagamenti su precedenti prestiti o aver avuto un qualsiasi tipo di disguido di questo tipo (i disguidi sono potenzialmente tantissimi e spesso le persone non ne sono consapevoli. Ad esempio capita spesso che una persona mette la propria firma a "garanzia" di un prestito di qualcun altro, un amico o un parente e che questo finanziamento ANCHE QUANDO SIA STATO RIPAGATO abbia subito dei ritardi nel pagamento rate. Questo comporta automaticamente l'impossibilità di avere a sua volta un nuovo prestito. Non ha fatto niente di male ma è comunque bloccato).

Per avere un prestito personale occorre non solo avere un reddito ampio e non essere pieni di troppi debiti. Ma occorre anche essere perfetti nel pagamenti di precedenti finanziamenti.
Questo è il più grande limite del prestito personale.

Un limite del prestito personale è che la normativa generale lo inquadra come credito al consumo e ne prevede l'uso per utilizzi del consumatore. Detto in parole più semplici significa che questo prestito potrebbe essere concesso per motivi specifici che vanno dichiarati in fase di istruttoria, come l'acquisto di un'auto, la ristrutturazione di un immobile e così via. Questo, sebbene non sia un limite totale, è comunque un aspetto che ne limita l'uso o la concessione.

Altro limite del prestito personale è la soggettività dell'approvazione. Non essendoci dei parametri definiti per legge, l'approvazione o meno di un finanziamento è completamente lasciata nelle mani della banca/istituto di credito che presta i soldi. Può accadere che un soggetto possegga tutti i requisiti teorici per l'ottenimento di un prestito ma la banca decida ugualmente (per ragioni che è lungo e complesso spiegare qui ma che esulano dal merito creditizio del richiedente) di non procedere con l'operazione.

Poi, proprio per questa rischiosità dell'operazione, in genere il costo di un prestito personale è decisamente impegnativo. Ovviamente in termini relativi. Perchè il mercato fluttua e un prestito fatto 4 anni fa potrebbe avere dei costi molto, molto diversi da quello fatto oggi.
In genere il tasso è ancorato al rischio. Quindi è probabile che un finanziamento con un merito creditizio basso venga finanziato ma solo a tassi di interesse decisamente sopra la media.

LA DESCRIZIONE DEL FINZIAMENTO TRAMITE CESSIONE DEL QUINTO CONTINUA NEL PROSSIMO ARTICOLO.



martedì 14 giugno 2022

La BCE aumenta i tassi? Che significa per noi?

 

La presidente della Banca Centrale Europea (massimo organismo di gestione e sorveglianza delle politiche monetarie e finanziarie della UE), Lagarde ha negli scorsi giorni rilasciato delle dichiarazioni esplicite sull'imminente aumento dei tassi di interesse nell'Eurozona.

Da settimane si mormorava di questi possibili rialzi ed adesso questi sono stati ufficialmente annunciati. Già a partire da luglio e con un nuovo intervento a ottobre/novembre.

Ma cosa significa nella pratica tutto ciò? Cosa comporta tutto questo per il cittadino qualunque e per la sua quotidianità?

Il soggetto della finanza è per moltissimi complicato ma se tralasciamo i dettagli e le rifiniture è, in fin dei conti, fin troppo semplice.

1. La BCE (Banca Centrale Europea) decide quali siano i tassi di interesse della vendita del denaro. In Europa il denaro è rappresentato dall'Euro che è la valuta ufficiale di moltissime nazioni, Italia compresa. Questo di fatto sancisce quale sia il costo del denaro alla fonte. Anche il denaro ha un prezzo! Tu vuoi avere del denaro da me (BCE) che lo produco? Questo è il prezzo! Solo che lo chiamo tasso di interesse della valuta.

2. I tassi di interesse della valuta ci dicono quanto costa il denaro all'ingrosso. Chi può comprare il denaro all'ingrosso? Solo specifici soggetti autorizzati. Diciamo, per semplificare, le banche. Le banche vanno sul mercato valutario e comprano del denaro. Lo fanno perchè ovviamente ogni banca compra e vende denaro (è alla fin dei conti una merce come le altre). IN UN ALTRO ARTICOLO, spiegheremo come mai alcune volte le banche decidano di comprare denaro da una parte e altre volte non lo facciano.

3. Ogni banca si procura in vari modi il denaro che poi "rivende" ad altri suoi clienti. Quando la banca vende del denaro (ad esempio tramite la concessione di un mutuo o di un prestito), essa crea un prezzo per questa vendita. Si chiama tasso di interesse. E più specificatamente, lo si chiama TAN (tasso annuale netto): è il costo del denaro per il cittadino qualunque.

Ovviamente ogni Banca (o finanziaria) ha tassi diversi. In effetti questo accade anche per i negozi. Ogni negozio ha un prezzo diverso. Spesso sullo stesso tipo di prodotto. Quindi non c'è da meravigliarsi.
Ciò che è peculiare è il fatto che spesso il prezzo di quel prodotto cambia anche (e soprattutto) in funzione di CHI c'è di fronte. Prezzi diversi per clienti diversi.

Se lo facesse un qualche altro commerciante, lo metterebbero alla gogna per trattamento discriminatorio. In realtà questo succede per la natura particolare di ciò che si vende (denaro) e per il modo particolare con cui si paga il denaro. Nessuno infatti paga gli interessi tutti insieme quando il denaro viene erogato. Gli interessi (il prezzo del denaro) lo si paga un pò alla volta per la durata del prestito.

Ma cosa comporta, quindi, questo aumento del costo del denaro effettuato dalla BCE? 
Comporterà che aumentando all'ingrosso, a breve, ci sarà anche un aumento dei prezzi al consumo.
Che tradotto significa che qualunque nuovo prestito e qualunque nuovo finanziamento, costerà di più di adesso.

Se consideriamo che veniamo da molti anni di discesa dei tassi e quindi del costo dei finanziamenti, si capisce che non c'è mai stato momento migliore per fare un finanziamento. Perchè se non ne approfittiamo oggi, dovremmo attendere forse anni prima che si ripresentino le condizioni attuali.

Questo non è un invito ad indebitarsi (assolutamente!!) ma un invito a valutare che se mai avessimo avuto un progetto o intendevamo già chiedere un prestito, è meglio anticipare i tempi e farlo adesso che rimandare al prossimo inverno o più avanti.

Grazie mille per l'attenzione.

lunedì 13 giugno 2022

Inizio di una collaborazione con un partner prestigioso.

Comincia da oggi una nuova collaborazione con un prestigiosissimo partner di cui siamo particolarmente orgogliosi.

Il blog "DENARO e DINTORNI" è presente sul web come sito di informazione finanziaria ed economica dal 2009.

E' sempre stato un progetto di puro piacere e mai un progetto con fini di lucro. Precisiamo che neppure ora è diventato un progetto a fini di lucro e che la sua indipendenza è sacra e tale rimarrà.
L'origine del blog sta nell'iniziativa di Antonello Mela, al tempo mediatore creditizio e consulente finanziario, di voler condividere con altre persone ciò che conosceva riguardo ai meccanismi dell'economia.

Con il tempo più persone hanno collaborato al progetto, che ha avuto momenti di maggiore attività e momenti di minore attività.

Chi ha redatto e curato gli articoli del blog, ha sempre avuto fuori di qui il proprio lavoro principale. E le proprie partnertship.

Quindi questa volta, sempre grazie al rapporto lavorativo che lega Antonello Mela (fondatore del blog) e IBL BANCA, questo blog diventerà luogo di approfondimento per i clienti (o potenziali tali) di questo prestigioso istituto.

IBL BANCA non ha certo bisogno di presentazioni.
Essa è una banca italiana (100% proprietà italiana) che esiste dal 1927, apprestandosi quindi presto a tagliare il traguardo del suo primo secolo di vita.

Ha al momento 110 filiali (fra sedi dirette e sedi agenziali) ed è leader del settore dei prestiti a dipendenti e pensionati con il 17% della quota di mercato in Italia delle cessioni del quinto.

Siamo felici di continuare a dare ai nostri lettori delle informazioni utili e importanti per una migliore gestione delle proprie finanze e del proprio credito.

Grazie per l'attenzione.

martedì 9 marzo 2021

Il Recovery Fund è una iniziativa utile o meno per il nostro paese?

In realtà in questo articolo non parleremo necessariamente del Recovery Fund. Ne parleremo ma se ti aspetti che sia una disamina esatta di questo meccanismo, delle sue caratteristiche ed implicazioni, sei andato a parare nel posto e nel post sbagliato.

O forse no. Dipenderà dal tuo atteggiamento nei confronti di queste due parole e del concetto che esse portano avanti.

Recovery Fund sta per "fondo per la ripresa". In poche parole non è nient'altro che una iniziativa collettiva dell'Unione Europea per trovare delle risorse (finanziandosi sul mercato tramite l'emissione di titoli di debito pubblico) garantite dall'intero bilancio UE (tutti i paesi), risorse che saranno poi girate ai singoli paesi per il superamento dei disastri all'economia causati dalla pandemia del covid19. Qui un articolo che spiega in modo abbastanza semplice e coinciso cosa sia.

In se e per se sembra una cosa logica e di buon senso. E forse lo è. In generale lo è ma se non può essere minimamente messo in dubbio il concetto generale, è nei dettagli di come lo si implementa (mette in atto) che sta la differenza fra una cosa buona e una cosa meno buona.

La cosa che invece ci preme sottolineare è come questo strumento sia venuto fuori in un momento di EMERGENZA e venga "venduto" come soluzione originale e quasi temeraria quando, vedendo cosa è e cosa fa, sembrerebbe dover essere uno strumento di normale amministrazione.

Della serie, per essere ancora più diretti e semplici, "Se la UE non crea e non usa strumenti come il Recovery Fund per aiutare gli stati membri" a cosa serve la UE? Cioè quale è la sua reale ragione di esistenza?

Pensiamo che su questo punto occorra veramente fare delle riflessioni, perchè ormai stiamo costruendo un grattacielo dando per scontate le fondamenta e le basi su cui la nostra costruzione è fissata. E ci stiamo innalzando verso l'alto senza preoccuparci se lo si possa fare senza il pericolo che tutto crolli su di noi. E ad ogni piano che aggiungiamo alla nostra creazione, ci sentiamo sempre più sicuri perchè il nostro ragionamento è: "Il nuovo piano costruito è solido perchè si basa su un altro piano costruito che è altrettanto solido. E tutto è solido perchè ormai sono tanti piani che andiamo su e tutto funziona benissimo". 

Un modo molto stupido di ragionare. Perchè non è la prima volta che vediamo strutture gigantesche che, ad un certo punto, crollano su se stesse perchè basate su presupposti deboli o addirittura inesistenti.

Quali possono essere questi presupposti deboli? Beh, nel blog ne abbiamo parlato spesso e a lungo. Ma se volessimo solo radunarli in poche righe potremmo dire che sono:
a. Mancata unificazione delle regole del mercato del lavoro fra stati.
b. Imposizione di una unificazione finanziaria in mancanza di una unificazione dei sistemi fiscali dei vari stati.
c. Unione monetaria di paesi con poteri di acquisto troppo diversi fra loro uniti da una stessa politica finanziaria.
d. Eliminazione del potere di uso degli strumenti finanziari consueti da parte degli stati membri.
e. Utilizzo di fondi provenienti dal mercato privato per finanziarie iniziative e piani pubblici.

Questo solo per elencare i principali punti di debolezza della struttura economica europea.
La quale continua a basarsi su un approccio e strategie che trovano la loro ragion d'essere in teorie economiche e finanziarie che tali sono e tali rimangono. Non verità ma teorie. Spesso forzatamente elevate a verità assolute e di sistema.

Quindi in Italia siamo contenti che arriveranno tutti i soldi del Recovery Plan. Però intanto quei soldi dovranno essere utilizzati nel modo in cui qualcun altro dice che debbano essere utilizzati e in realtà senza un vero cambio di rotta nelle scelte strategiche economiche di una nazione, l'Italia, che ha delle potenzialità incredibili e che invece continua a operare da circa 20/25 come la cugina sfigata e povera dei ricchi signori del centro e nord Europa.

Ruolo creato dalle macchiette e dalle barzellette. Che noi possiamo fare su noi stessi, che altri non hanno il diritto di fare.
Grazie per l'attenzione.

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