mercoledì 6 luglio 2022
Indebitamento e produzione
venerdì 1 luglio 2022
L'importanza dell'educazione finanziaria al giorno d'oggi
Eppure esso è terribilmente importante. Visto che è un argomento che pervade la nostra vita quotidiana in modo totale. Non c'è individuo, in una delle principali economie planetarie, che non venga toccato quotidianamente dagli effetti delle cose che accadono nel mondo della finanza.
Qui i sapienti da salotto, gli intellettuali snob tutto tecnicismo e niente sostanza storceranno il naso, pensando, da puristi del linguaggio, che la FINANZA sia quella branca dell'economia che si occupa di investimenti e di un corretto uso del denaro. Ma non è così.
La finanza si occupa di denaro, è vero ma l'equazione FINANZA = INVESTIMENTI non è corretta. Gli investimenti hanno a che fare con la finanza, questo si. Così come un panettiere ha a che fare con il pane ma non è solo quello avendo una vita, famiglia, passione, hobby e forse anche un altro lavoro, così finanza e investimenti sono mondi che si toccano e si intersecano ma non vuol dire che siano la stessa cosa.
E' finanza quando il fine settimana facciamo la spesa, quando decidiamo quali bollette pagare, quando portare il nostro figlio dal dentista, quanto lunghe devono essere le nostre ferie e quante volte potremmo andare al mese al ristorante: o se mai ci potremmo andare almeno una volta.
Eh si, signori. Anche quest'ultimo fatto è legato alla finanza. Non è legato all'economia.
Diciamo questo perchè è assolutamente sconcertante che un comune cittadino di media intelligenza e media cultura, conosca dove si è combattuta la guerra punica, come sia morto Napoleone oppure sappia che il Nilo è il fiume più lungo del mondo ma non sappia cosa sia un merito creditizio.
L'acquisto dei beni, l'acquisto di una casa, il nostro benessere e quello dei nostri cari è legato a moltissimi aspetti che se seguiamo la catena alla fine partono da questioni puramente finanziarie.
Certo! Anche economiche. Ma anche questo è un dato che nell'educazione finanziaria viene insegnato: ovvero che prima di ogni finanza ci deve essere un'economia.
Il che tradotto per il singolo cittadino significa che prima che i soldi esistano, deve comunque esserci (da qualche parte) della produzione reale.
lunedì 27 giugno 2022
Il credito al consumo è un "prodotto" come gli altri? parte II
Tutto questo sembra molto scolastico ma è per portare alla semplicità dei concetti che se analizzati nella loro quotidianità ci possono sfuggire. O apparire più complicati di quello che sono.
E' logico che quasi ogni consumatore sia sempre leggermente diffidente nei confronti di chi vende qualcosa. Ne parleremo in modo espresso in un prossimo articolo (Perchè il consumatore ha spesso così tanta diffidenza nei confronti di chi gli propone qualcosa?) ma qui ci basta riflettere che questo accade.
I motivi li vedremo ma per ovviare a questa diffidenza, spesso il consumatore cerca di esercitare un controllo sulle trattative di vendita. Cosa più che onesta e più che doverosa.
Così quando il consumatore, il nostro amico GIGI, va da qualche parte o contatta qualcuno per comprare qualcosa, prima di impegnarsi cerca di ottenere il numero maggiore di informazioni per esprimere un giudizio di convenienza.
Per chi vende una stampante di un computer il prezzo di questa non cambia se a comprarla è GIGI o BEPPE o TIZIO o CAIO. Non cambia. Il prezzo sarà sempre quello. A meno che uno di questi signori non dica "Ne voglio mille, che prezzo mi fai...:"
Rendo l'idea?
Facciamo un esempio semplice.
Immaginiamo che al telefono un cliente ci chieda un preventivo di costi per un finanziamento di 15.000 euro. Per chi deve preparare questa "sorta" di preventivo ci sono un sacco di informazioni che servono. Perchè? Lo abbiamo detto. E' un servizio tagliato su misura, non un oggetto solido.
Quindi servirà l'età del richiedente, il suo stato familiare, la presenza o meno di altri prestiti, l'ammontare di reddito percepito al mese, il tipo di lavoro svolto, il tipo e grandezza dell'azienda per cui lavora. E a seconda del tipo di finanziamento sarà necessario conoscere lo storico dei pagamenti del passato oppure la presenza o meno di un buon stato di salute.
Sappiamo che è fastidioso dover interagire con un professionista in modo ampio. Sembra una perdita di tempo. Ma a meno che non siamo noi stessi dei professionisti del settore, è molto facile cadere in errore.
Perchè il credito al consumo è un prodotto completamente diverso dagli altri.
giovedì 23 giugno 2022
Il credito al consumo è un "prodotto" come gli altri? parte I
L'idea di prendere un prodotto OGGI e pagarlo un poco per volta nel tempo, è stata la colonna portante di tutta l'economia.
Dalla fine della seconda guerra mondiale ad adesso.
Quale è questa idea?
Gigi SA che disporrà di una certa ricchezza. La difficoltà sta nel prendere questa sua ricchezza, che egli ha nel futuro, e portarla nel tempo presente, nell'oggi, nel mondo reale in cui egli concretamente vive. E questo lo si fa vendendo a qualcuno quella ricchezza (del futuro) e facendosi dare in cambio una stessa quantità di ricchezza nel tempo presente.
NO.
Quando questo avviene con i soldi, chi riceve il finanziamento deve, oltre che restituire i soldi prestati, pagare anche il prezzo del servizio.
CONTINUA sul prossimo articolo.
mercoledì 15 giugno 2022
Il finanziamento a privati - parte 2 (la cessione del quinto)
Nel precedente post abbiamo parlato del prestito personale. E ne abbiamo illustrato i pregi ma anche i difetti.
Il difetto più grande di un prestito personale diventa anche il pregio più importante del secondo tipo di finanziamento che si può ottenere in Italia ovvero la cessione del quinto del proprio stipendio o della propria pensione.
La cessione del quinto (per comodità CQS) è una forma di finanziamento dedicato a dipendenti e pensionati in cui vien meno il problema della fiducia nella capacità di rimborso del richiedente. Nel senso che le verifiche di fattibilità del finanziamento non sono più soggettive (valutazione anche dei comportamenti) ma diventano oggettive.
Il meccanismo della CQS è semplice: il dipendente sottoscrive un contratto di finanziamento, riceve i soldi e la rata dovuta gli viene direttamente detratta in busta paga (dalla pensione) e versata per suo conto dalla sua azienda o dall'istituto pensionistico che gli eroga la pensione.
Il finanziamento tramite CQS viene concesso quando esistono dei requisiti lavorativi specifici e non va a guardare i comportamenti passati del richiedente. Diventa, quindi, l'unico modo di poter avere un finanziamento quando altre banche e/o finanziarie abbiano bocciato la richiesta di un prestito personale.
Ma la CQS ha molteplici caratteristiche che la rendono un finanziamento validissimo anche di per se, e non solo come soluzione di seconda battuta in caso di non ottenimento del prestito. Soprattutto negli ultimi anni, molte persone hanno scoperto che i vantaggi dell'avere un finanziamento tramite CQS sono maggiori rispetto ad un finanziamento tramite prestito personale. Quali vantaggi? Vediamoli.
1. Obiettività della valutazione. Un richiedente saprà subito e in base a dei parametri oggettivi se può o meno ottenere questo tipo di finanziamento. E la valutazione non necessita di un'istruttoria complessa.
2. Possibilità di finanziamento anche in presenza di segnalazioni come "cattivo pagatore" in CRIF. Tramite la CQS è possibile ottenere un finanziamento anche se in passato si hanno avuto dei "disguidi" su precedenti finanziamenti. Questi disguidi possono essere leggeri (una o più rate pagate in ritardo), pesanti (il mancato rimborso di parte o della totalità di un prestito personale) o anche gravi (il protesto di un assegno emesso a vuoto oppure il mancato pagamento di una cambiale).
3. Nessuna necessità di giustificare il finanziamento. La CQS non richiede valutazione dell'uso del denaro ed è quindi un finanziamento di pura liquidità. Non si deve dichiarare l'uso che se andrà a fare e vi è completa libertà di come usare i soldi ottenuti tramite prestito.
4. Possibilità di ottenere cifre importanti. Con una CQS si può giungere ad avere con relativa facilità 70/80 mila euro. Ma ci sono stati casi particolari in cui si è potuto erogare anche di più. Per merito dell'oggettività della valutazione, è facile calcolare quanto sia il massimo ottenibile da un richiedente. Con pochi documenti (Busta paga, Cedolino pensione o CUD) è possibile stabilire quanto sia il massimo erogabile caso per caso. Non essendoci merito creditizio, l'aumento dell'importo richiesto non modifica le probabilità di ottenere un finanziamento come avviene invece per un prestito personale.
5. Costi contenuti e tassi di interesse più bassi. Il finanziamento tramite CQS è spesso convenzionato con aziende, strutture e apparati (pubblici o statali) e anche con gli enti previdenziali. Tali convenzioni permettono l'applicazione di tassi di interesse particolarmente vantaggiosi. Non sempre una CQS è più vantaggiosa di un prestito personale di pari importo, non sempre. Ma ciò accade spesso.
6. Possibilità di ottenere un finanziamento fino agli 88 anni di età. I prestiti personali hanno dei limiti molto stringenti in materia di età del richiedente. La norma è che un prestito personale debba essere chiuso (finito di pagare) entro i 75 anni di età. Rari i casi di banche che permettono di arrivare a 78 anni. La CQS (sulla pensione in questo caso) invece permette di richiedere un finanziamento a quelle persone per cui la soluzioni dei prestiti personali è sbarrata.
7. Assenza di costo rata o di preoccupazione dei rimborsi. Una volta che la CQS è stata approvata, il richiedente non deve preoccuparsi più di niente. Per la natura stessa del finanziamento (che viene trattenuto alla fonte) non può accadere che il soggetto finanziato si dimentichi di pagare oppure non abbia i soldi sul conto corrente per coprire la sua rata. La trattenuta in busta paga (pensione) è gratuita.
8. Possibilità di rinnovo dell'operazione di finanziamento. E' facoltà del richiedente poter rinnovare l'operazione di finanziamento trascorsi i 2/5 del tempo di rimborso. Al momento del rinnovo la rata e i tempi di rimborso della nuova operazione possono essere cambiati. Il rinnovo della CQS porta quasi sempre all'ottenimento di nuova liquidità, con una proceduta molto snella.
Come si può evincere, la CQS presenta molti e importanti vantaggi rispetto al prestito personale. In moltissimi casi la CQS diventa l'unica possibilità per ottenere un finanziamento.
Quali sono, invece, gli svantaggi?
Il primo svantaggio della CQS è che tale operazione non può essere richiesta da un lavoratore autonomo, da un libero professionista e da una partita iva individuale. Solo i dipendenti di società, i dipendenti pubblici, i dipendenti statali e i pensionati possono accedere a questa forma di finanziamento. Al momento sono esclusi dall'accesso ad una CQS anche i dipendenti di ditte individuali o di società di persone (in passato vi è stato un periodo in cui anche i dipendenti delle società di persone potevano beneficiare di un finanziamento CQS)
Un secondo svantaggio della CQS è riservato ai dipendenti di società private. In questo caso esistono delle verifiche di merito che vengono effettuate sull'azienda datrice di lavoro. Se un dipendente lavora per una società privata con pessimi bilanci aziendali o in difficoltà economica, la pratica di finanziamento può essere bocciata.
Un terzo svantaggio è la relativa velocità dell'operazione di finanziamento tramite CQS. Qui ci troviamo in mezzo a situazioni che presentano una fortissima variabilità. In alcuni casi il richiedente la CQS può vedere il suo finanziamento completarsi negli stessi tempi di un prestito personale (diciamo 5/6 giorni lavorativi dalla prima richiesta) altre volte dover aspettare 15 giorni o anche più a seconda della problematica di relazione con il datore di lavoro. Anche se questo era più vero in passato che oggi, con i nuovi sistemi di comunicazione digitale come la PEC (Posta Elettronica Certificata) che sostituisce le raccomandata cartacee.
Infatti nella pratica della CQS, banca e amministrazione dell'azienda comunicano e interagiscono scambiandosi alcuni documenti durante l'istruttoria. In taluni casi questo scambio avviene in giornata e quindi si va veloci. In altri casi l'azienda può ritardare l'invio del documento richiesto per molti giorni creando un ritardo su tutta la pratica.
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Questa proposta è stata una carrellata di informazioni su i 2 tipi principali di finanziamento che un cittadino italiano (o un residente in Italia) può richiedere.
Grazie mille per l'attenzione.
Il finanziamento a privati - parte 1 (il prestito personale)
Oppure trovarsi di fronte ad un buon affare che necessita di essere concluso in quel momento e che non sarebbe ottimale rimandare al futuro.
Quali caratteristiche? Innanzitutto la situazione lavorativa. Quindi tipo di lavoro, anzianità e reddito percepito. E poi (molto importante) viene esaminato il comportamento della persona nel suo passato riguardo ad altri finanziamenti. Se ne ha fatto, quanto erano grandi, quale durata avevano e in particolare come è andata la regolarità della restituzione del finanziamento.
Vengono valutate anche altre cose (in misura minore) quali situazione familiare dell'individuo, luogo di lavoro e altri parametri socio-economici come il fatto di vivere da molto o poco tempo nella stessa casa.
Perchè si esaminano tutti questi fattori? Perchè la banca (o chi eroga i soldi) non ha nessuna altra garanzia che i soldi prestati le ritornino con i tempi e i modi concordati se non la FIDUCIA nella persona. Non c'è nessuna garanzia reale. Quindi la banca si assicura che il finanziato sia una persona che abbia delle caratteristiche tali da minimizzare i rischi di insolvenza (incapacità di pagare regolarmente le rate).
Per fare questo assegna un punteggio totale (chiamato merito creditizio) al richiedente che deriva dalla somma di tanti piccoli punteggi assegnati ad ogni parametro positivo che viene riscontrato. Esempio: se lavori da tot tempo, ti do 2 punti, se lavori da poco 1 punto. Se abiti in casa di proprietà 5 punti, se abiti in casa di affitto 2 punti. E così via.
Questo punteggio è assegnato in modo arbitrario (ogni banca/finanziaria ha i suoi criteri interni) e probabilmente varia da periodo o a periodo. Si basa su ricerche statistiche. Se ad esempio una indagine statistica mostra che la maggior parte delle persone che non pagano regolarmente i prestiti (diciamo il 70%) sono single mentre solo il 30% delle persone sposate mancano di essere regolari con i pagamenti... è possibile che nel punteggio di merito creditizio una persona sposata prenda 5 punti mentre una persona single ne prenda 2. E' solo un esempio inventato per mostrare il meccanismo di base.
Un pò come le assicurazioni che in base alla provincia di residenza cambiano le tariffe per le RC auto in base al numero dei sinistri dell'area considerata.
Ovviamente entrano in gioco anche gli importi richiesti. Un conto è chiedere 5.000 euro e un conto è chiedere 50.000 euro. Una somma molto grande prestata ad una sola persona espone la banca ad un rischio maggiore rispetto ad un prestito minore. Se anche avessimo 100.000 euro da prestare sul mercato, è diverso prestare 10.000 euro a 10 persone diverse piuttosto che 20.000 euro a 5 persone. Nel primo caso abbiamo un frazionamento del rischio e quindi un rischio complessivo minore.
L'approvazione di un prestito avviene quando il merito creditizio è superiore ai minimi richiesti dalla banca.
E in ogni caso non ci devono essere episodi di ritardo di pagamento di precedenti finanziamenti.
Ogni banca, infatti, ha la possibilità di consultare un enorme archivio chiamato CRIF (ce ne sono anche altri ma questo è il principale) in cui ogni operazione finanziaria del cliente è conservata per un tot di anni. Positiva o negativa che sia. E' scorretto quindi pensare che si è "segnalati in CRIF" solo per episodi negativi. Non è così.
Anzi. E' una cosa favorevole al merito creditizio avere operazioni precedenti andate a buon fine. Se una banca deve decidere a chi dare 10.000 euro, preferisce prestarli a qualcuno che in passato ha già fatto finanziamenti piuttosto che a chi non ne ha mai fatti. Anche se a prima vista può sembrare un merito non aver mai chiesto prestiti. Non è così. Se non si sono mai richiesti prestiti, una banca non può sapere come ci comporteremo e sarà più prudente nel concedere un finanziamento. Magari chiediamo 20.000 euro e ce ne accorderanno solo 5.000.
Quali sono i vantaggi di un prestito personale?
1. La rapidità. Un prestito personale moderno viene gestito in tempi rapidissimi. Non vi sono molte regole da rispettare perchè la decisione di come procedere non deriva da una legge/normativa ma solo dalla volontà della banca. In genere una istruttoria e delibera di un prestito personale può richiedere poche ore o al massimo pochi giorni (1-2 giorni). E' più raro quando un prestito personale (se non ci sono fondi pubblici che derivano da leggi particolari) necessità di una settimana per la delibera. Subito dopo la delibera, l'erogazione è immediata.
2. La flessibilità. Un prestito personale può essere erogato per poche migliaia di euro (in genere da 2/3000 euro in su) fino a cifre che oggi toccano i 70.000/75.000 euro. Inoltre vi sono meno limiti riguardo l'entità della rata e la durata del prestito. Ci sono in genere dei paletti dovuti alla consuetudine (esempio la durata massima è in genere 10 anni e la rata generalmente non deve superare il 33/45% del reddito medio mensile) ma è comunque possibile ottenere una deroga a tali paletti senza incorrere in violazione di normative.
3. La snellezza dell'istruttoria. I documenti richiesti per un prestito personale possono essere spesso molto limitati. Documento di identità, tessera sanitaria/fiscale, documento di reddito sono gli essenziali. Vengono richiesti talvolta una evidenza di conto corrente oppure una evidenza di residenza. In ogni caso tutti i documenti richiesti sono quasi sempre nella completa disponibilità del richiedente.
E' anche giusto evidenziare quali siano i limiti/difetti del prestito personale.
Altro limite del prestito personale è la soggettività dell'approvazione. Non essendoci dei parametri definiti per legge, l'approvazione o meno di un finanziamento è completamente lasciata nelle mani della banca/istituto di credito che presta i soldi. Può accadere che un soggetto possegga tutti i requisiti teorici per l'ottenimento di un prestito ma la banca decida ugualmente (per ragioni che è lungo e complesso spiegare qui ma che esulano dal merito creditizio del richiedente) di non procedere con l'operazione.
LA DESCRIZIONE DEL FINZIAMENTO TRAMITE CESSIONE DEL QUINTO CONTINUA NEL PROSSIMO ARTICOLO.
martedì 14 giugno 2022
La BCE aumenta i tassi? Che significa per noi?
La presidente della Banca Centrale Europea (massimo organismo di gestione e sorveglianza delle politiche monetarie e finanziarie della UE), Lagarde ha negli scorsi giorni rilasciato delle dichiarazioni esplicite sull'imminente aumento dei tassi di interesse nell'Eurozona.
Da settimane si mormorava di questi possibili rialzi ed adesso questi sono stati ufficialmente annunciati. Già a partire da luglio e con un nuovo intervento a ottobre/novembre.
Ma cosa significa nella pratica tutto ciò? Cosa comporta tutto questo per il cittadino qualunque e per la sua quotidianità?
1. La BCE (Banca Centrale Europea) decide quali siano i tassi di interesse della vendita del denaro. In Europa il denaro è rappresentato dall'Euro che è la valuta ufficiale di moltissime nazioni, Italia compresa. Questo di fatto sancisce quale sia il costo del denaro alla fonte. Anche il denaro ha un prezzo! Tu vuoi avere del denaro da me (BCE) che lo produco? Questo è il prezzo! Solo che lo chiamo tasso di interesse della valuta.
2. I tassi di interesse della valuta ci dicono quanto costa il denaro all'ingrosso. Chi può comprare il denaro all'ingrosso? Solo specifici soggetti autorizzati. Diciamo, per semplificare, le banche. Le banche vanno sul mercato valutario e comprano del denaro. Lo fanno perchè ovviamente ogni banca compra e vende denaro (è alla fin dei conti una merce come le altre). IN UN ALTRO ARTICOLO, spiegheremo come mai alcune volte le banche decidano di comprare denaro da una parte e altre volte non lo facciano.
3. Ogni banca si procura in vari modi il denaro che poi "rivende" ad altri suoi clienti. Quando la banca vende del denaro (ad esempio tramite la concessione di un mutuo o di un prestito), essa crea un prezzo per questa vendita. Si chiama tasso di interesse. E più specificatamente, lo si chiama TAN (tasso annuale netto): è il costo del denaro per il cittadino qualunque.
Se lo facesse un qualche altro commerciante, lo metterebbero alla gogna per trattamento discriminatorio. In realtà questo succede per la natura particolare di ciò che si vende (denaro) e per il modo particolare con cui si paga il denaro. Nessuno infatti paga gli interessi tutti insieme quando il denaro viene erogato. Gli interessi (il prezzo del denaro) lo si paga un pò alla volta per la durata del prestito.
Se consideriamo che veniamo da molti anni di discesa dei tassi e quindi del costo dei finanziamenti, si capisce che non c'è mai stato momento migliore per fare un finanziamento. Perchè se non ne approfittiamo oggi, dovremmo attendere forse anni prima che si ripresentino le condizioni attuali.