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sabato 22 ottobre 2011

Le banche nell'occhio del ciclone. Ma che strano? - 2a parte.

Nella prima parte di questo articolo, parlavano del concetto di "riserva frazionaria" ovvero della quantità di soldi che una banca può prestare in base ai soldi depositati nelle sue casse.

Per una questione di chiarezza, sarebbe utile fare un passo indietro e comprendere bene
cosa fanno esattamente le banche?
Ovvero quale funzione svolgano nell'ambito della società e tessuto economico in cui operano.
Questo concetto (esaminare la funzione e l'utilità che un operatore economico svolge all'interno del contesto economico che si sta esaminando) è qualcosa di poco approfondito sia nei testi economici universitari che nelle pubblicazioni della materia.
E quindi, completamente dimenticato dagli "esperti" che in Tv e nei giornali sproloquiano di temi economici e finanziari.
Ogni cosa deve, e ripeto DEVE avere un'utilità collettiva per poter essere inserita in un contesto economico. Considerare solo l'utilità del singolo o della minoranza che ha benefici da quell'attività porta a conclusioni completamente folli.
Ad esempio, coltivare papavero da oppio, raccogliere i suoi prodotti, lavorarli e produrre eroina da spacciare sul mercato è un'attività profondamente redditizia. Per tutti coloro che vi partecipano. Forse i contadini dei paesi poveri che svolgono la parte "sporca" del lavoro guadagneranno una miseria nei confronti delle organizzazioni criminali che portano la droga, dopo i vari passaggi, al consumatore finale.
Ma è risaputo che se si vuole fare i soldi in fretta, spacciare droga è uno dei modi più veloci.
Nessun marketing, nessuna grande spesa di investimento, niente tasse, mercato con richiesta sempre ai massimi livelli.
Ma produrre e consumare droga, veleno chimico assolutamente dannoso per la salute del singolo e per la salute mentale della società, è SBAGLIATO in quanto non utile. La droga è un disastro per una società in cui essa circola. Danneggia e sottrare risorse che potrebbero essere destinate a produrre qualcosa di utile.

Quindi, quale è la funzione delle banche? O quale dovrebbe essere, visto che questa funzione non la stanno assolvendo come dovrebbero (in alcuni casi non la assolvono per niente).
La loro funzione è quella di prendere risorse non utilizzate in alcuni punti della struttura economica per porli al servizio di altri parti della struttura economica in cui verrano utilizzate per produrre ancor più ricchezza.
Chiaro? Spero di si. Mandatemi un commento nel caso in cui non lo fosse.

A questa funzione principale si accompagnano tutti quei servizi accessori che ormai sono diventati egualmente utili, quali il servizio dei conti correnti e di tutte quelle piccole utilità che una banca può fornire (bancomat, incasso assegni, etc., etc.).

Quindi dove è il nocciolo della situazione? Se le banche non svolgono la loro funzione (descritta qui sopra) la loro utilità è ridotta ai soli servizi di minore entità (bonifici, deposito contanti, etc.).
A quel punto dovrebbero trasformarsi in un'agenzia di servizi e nient'altro e smettere di essere banche. Avete presente i "money transfer"? Vedete come si occupano di spostare soldi svolgendo una funzione utile ma senza assurde complicazioni finanziarie?
E il cliente paga il servizio. Ed è contento. E tutto funziona bene.

Quindi non è per niente strano che le banche siano nell'occhio del ciclone.
Le banche sono responsabili di questo tracollo finanziario.
Lo hanno causato in decenni di operazioni finanziari simili a trucchi da prestigiatore (ne riparleremo più avanti) e allontanando il concetto di guadagno (concetto lecito che spinge tutti a stare meglio) dall'economia reale per portarla nella finanza virtuale.

Ezra Pound disse che i politici sono i camerieri dei banchieri.
Per quanto tempo andrà ancora avanti che i governi penseranno che aiutare le banche (AIUTARE LE BANCHE, ma come si può!!!!) sia più importante (PIU' IMPORTANTE!!!! ma come si può!!!!) che aiutare i cittadini e aiutare le imprese.

Per oggi, grazie per l'attenzione.

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